ANCONA - La perturbazione-lampo, pur di breve durata, è stata così intensa da lasciare una scia di danni pesanti. I vigili del fuoco sono stati costretti agli straordinari: oltre un centinaio gli interventi effettuati tra venerdì sera e la giornata di ieri, in tutta la provincia, ma concentrati prevalentemente ad Ancona e nell’hinterland, tra Senigallia, Falconara, la riviera, Camerano, Osimo, Jesi e le frazioni del capoluogo.
Proprio la zona industriale della Baraccola ha patito i danni maggiori, provocati dalla bomba d’acqua che si è abbattuta sull’Anconetano attorno alle 17 di venerdì, accompagnata da venti forti e una repentina grandinata. Un fenomeno, quello dei “cloudburst” improvvisi e sempre più violenti, a cui dovremo abituarci a causa del cambiamento climatico. Le raffiche impetuose hanno nuovamente scoperchiato la piscina di Ponterosso, ora inagibile.
«Il vento ha spazzato via due pannelli laterali e ha arrecato danni ad una parete sul fondo che, comunque, sarebbe stata demolita tra qualche giorno - spiega Igor Pace della Co.Ge.Pi, la società che gestisce la piscina -. Saremmo rimasti aperti ancora 15 giorni in attesa dell’inizio del cantiere per la riqualificazione dell’impianto, ma abbiamo deciso di anticipare la chiusura a seguito dei danni causati dal maltempo. Abbiamo chiesto al Comune di anticipare l’apertura delle piscine alla scuola Savio e a Vallemiano per trasferire là i nostri corsi, mentre giovedì scorso è stato attivato il programma invernale al Passetto».
I vigili del fuoco venerdì erano dovuti intervenire anche al centro vaccinale Paolinelli, dove si sono registrati allagamenti come anche in altri centri commerciali della Baraccola, trasformata in pochi minuti in un maxi lago dalla bomba d’acqua.