Malato di sesso insegna a scuola
I genitori infuriati allertano i carabinieri

Malato di sesso insegna a scuola I genitori infuriati allertano i carabinieri
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Venerdì 16 Febbraio 2018, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 12:37
ANCONA - Dall’amor cortese alle esplicite allusioni sessuali il passo era breve. Non bastavano gli sguardi esterrefatti degli alunni per fermarlo. Era sufficiente uno spunto qualunque per ispirare certe fantasie e spingerlo ad abbandonare la poetica di Dante, Foscolo o Pascoli per affrontare tematiche più boccaccesche. Come ieri mattina, quando si sarebbe paragonato al David di Donatello per certe virtù. 

Sembra che le sue singolari lezioni andassero avanti da tempo. Di sicuro da alcuni mesi l’insegnante 50enne, di ruolo in un istituto superiore di Ancona, era stato allontanato. Nessun provvedimento formale: solo un invito della preside a prendersi una pausa per riflettere e consultare uno specialista, dopo diverse segnalazioni dei genitori. Benché il professore fosse in malattia, ieri si è presentato a scuola. Come se nulla fosse, al suono della campanella è salito in cattedra. I supplenti, increduli, l’hanno lasciato fare. Due ore d’italiano filate via lisce. Poi alle 10 si è trasferito in un’altra classe. Qui sarebbero cominciate le divagazioni a luci rosse. All’improvviso avrebbe orientato la lezione su argomenti pruriginosi, partendo da un riferimento al David di Donatello.

 

Qualche risatina di fronte a certi paragoni hot. Ma alcune ragazze si sono preoccupate, soprattutto quando il prof avrebbe vietato agli alunni di uscire dalla classe, sia pure senza pressioni o violenze. Qualcuno ha chiamato i genitori. Una mamma, preoccupata, ha contattato il 112. Choc generale quando i carabinieri della stazione di via Piave si sono presentati a scuola, attorno alle 11. Hanno interrotto la lezione e parlato col prof. Mentre lui se ne tornava a casa da solo, dai racconti di alcune minorenni emergevano particolari inquietanti, ma tutti da verificare. Alcune hanno riferito di lezioni davvero spinte, con riferimenti espliciti ad atti sessuali. Altre sostengono di essere state contattate al cellulare, anche a notte fonda, via whatsapp: «Sei speciale» o «Meriti il meglio dalla vita», «Sono un prof che cerca disperatamente di avere vicino un cuoricino bellissimo», condite da poesie e canzoni romantiche. Nessuna avance fisica, «al massimo una mano sulla spalla», riferiscono le studentesse. 

Quanto basta, comunque, per mettere in allarme i genitori che in una lettera anonima spedita alla preside e al Comando provinciale dei carabinieri spiegano di essere «preoccupati e arrabbiati. Fin dalla classe prima abbiamo segnalato alla preside e alla vice le problematiche del prof di italiano, latino e storia, ma non siamo mai stati realmente ascoltati, oseremmo quasi dire presi in giro. Problematica ben conosciuta perché l’insegnante 4 o 5 anni fa era stato allontanato dalla preside precedente. Ora la situazione è fuori controllo – protestano i genitori - Il prof parla di sesso in classe, delle sue esperienze personali e invia alle alunne sms molto espliciti. Denunciamo l’incapacità e l’inadeguatezza di chi gestisce la scuola: non si può affidare a un uomo malato una classe per 10 ore la settimana. Non possiamo nemmeno fare i nostri nomi per paura di ritorsioni sui nostri figli». Nei confronti dell’insegnante non sono scattate denunce, ma l’istituto sta valutando provvedimenti che potrebbero portare alla sospensione.
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