ANCONA - All’apertura del Mercato delle Erbe, si era ritrovato la macelleria da lui gestita completamente allagata. La maggior parte dei prodotti era dovuta finire nel cassonetto dei rifiuti, perché ormai invendibile. Deterioramenti erano stati ravvisati anche nei confronti del box che tuttora ospita l’attività. Il commerciante aveva dovuto fare i conti con i danni dopo la pioggia notturna che si era abbattuta sulla città.
Era il 15 ottobre del 2020.
Il procedimento
Si entrerà nel cuore del procedimento il prossimo maggio. Il Comune è tutelato dall’avvocato Gianni Fraticelli, il commerciante dal legale Federica Lucarini. L’attività al centro del contenzioso si trova al piano terra del Mercato delle Erbe. La causa è stata intentata perché il box in concessione dal 2013 sarebbe stato «letteralmente allagato a causa delle piogge notturne, le quali avrebbero procurato danni al manufatto, nonché alle merci presenti nel medesimo» si legge nella delibera di giunta con cui l’amministrazione ha autorizzato la resistenza in giudizio. In particolare, stando al commerciante, la pioggia aveva rovinato carne e derivati. Il procedimento è stato promosso per: «nel merito accertare e dichiarare l’esclusiva responsabilità del Comune di Ancona in ordine alla produzione del sinistro e, per l’effetto, condannarlo al risarcimento dei danni subiti». Che però non sarebbero stati quantificati.
La struttura
Al centro della diatriba, «lo stato di conservazione e manutenzione» del Mercato delle Erbe e, in particolare, dell’ala sud-ovest dove ricade il box danneggiato. Già, lo stato in cui versa la struttura in ferro e ghisa di corso Mazzini. Da anni i commercianti stanno aspettando un restyling e la definitiva cancellazione del degrado che in maniera cronica accompagna l’immobile. Buone notizie sono arrivate poco più di un mese fa: dal bando ministeriale di Rigenerazione Urbana il Mercato ricaverà 5,3 milioni per il progetto di ristrutturazione.