Maxi appalto per il nuovo Salesi, dopo l'esclusione della prima ditta rinuncia la seconda: «Troppi rincari, non confermiamo l'offerta»

Maxi appalto di Torrette, dopo l'esclusione della prima ditta rinuncia la seconda: «Troppi rincari, non confermiamo l'offerta»
Maxi appalto di Torrette, dopo l'esclusione della prima ditta rinuncia la seconda: «Troppi rincari, non confermiamo l'offerta»
di Massimiliano Petrilli
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Martedì 24 Maggio 2022, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 16:03

ANCONA - Appalti milionari rifiutati per l’impossibilità di fronteggiare gli aumenti esponenziali dei prezzi delle materie prime. Dopo lo stop ai lavori da 5,6 milioni della Mole, con la decisione del Comune di revocare l’appalto, è l’azienda Ospedali Riuniti a trovarsi di fronte all’impasse per i lavori di realizzazione della nuova palazzina Direzione sanitaria e amministrativa.

L’aggiudicazione del bando dal valore complessivo di 7,5 milioni (6,8 milioni per i lavori, più oneri di sicurezza e Iva) è stata infatti respinta dall’impresa capogruppo del raggruppamento seconda classificata.

La prima offerta era infatti già stata cancellata dagli uffici a seguito delle verifiche dei requisiti dell’impresa. 

Il cambio

Un incidente di percorso che l’azienda pensava di poter bypassare con l’invio della lettera alla seconda classificata. Ma qui è arrivata la doccia gelata. Alla richiesta di fornire i documenti per procedere con l’aggiudicazione, la ditta mandataria ha infatti «formalmente espresso la volontà di non confermare l’offerta presentata per l’appalto - si legge nei documenti che ricostruiscono la vicenda - rappresentando che i prezzi proposti nell’offerta presentata a maggio 2021 non risultano più congrui rispetto agli aumenti esponenziali maturati nell’ultimo arco temporale, febbraio 2021-gennaio 2022». Alla risposta dell’impresa si è aggiunta la riflessione dei tecnici regionali e dell’azienda ospedaliera per cui «l’attuale momento storico è molto delicato - viene sottolineato nel documento - e presenta una congiuntura economica nazionale e internazionale con fortissime criticità mai incontrate che ha comportato e sta causando dei notevoli aumenti diretti ed indiretti delle materie prime, provocando una grande volatilità nei prezzi e nei tempi dei lavori da eseguire». 
Da qui la scelta «quale soluzione appropriata di procedere alla riedizione della procedura di affidamento, previa opportuna modifica dei pertinenti elaborati progettuali economici». Se l’assetto tecnico non è stato toccato, i tecnici esterni a cui era stato affidato il compito di redigere il progetto della nuova palazzina uffici hanno rivisto l’impegno economico. Il nuovo budget è stato così fissato a 11,2 milioni a cui aggiungere l’intervento opzionale per la realizzazione della annessa cabina di media tensione. Per un totale di 11,962 milioni. 

La decisione

«A breve pubblicheremo la nuova gara d’appalto dopo l’aggiornamento dei prezzi - sottolinea Antonello Maraldo, direttore amministrativo dell’azienda Ospedali riuniti - Una scelta condivisa con gli uffici regionali visto che il finanziamento è regionale. Paghiamo la congiuntura economica attuale e i riflessi sui prezzi delle materie prime che non corrispondono più a quelli valutati dalle aziende al momento di presentare l’offerta per l’appalto». La gara bis andrà ad influire inevitabilmente sui tempi per veder realizzata la nuova palazzina uffici, visto che i tempi contrattuali parlando di 760 giorni lavorativi dal momento della consegna dell’appalto. «Quest’opera non interferirà con la costruzione del nuovo Salesi - sottolinea Maraldo - ma si andrà ad inserire nei lavori già avviati per la costruzione delle torri dissipative e per il nuovo bar». Con la concreta possibilità di ridurre ulteriormente la disponibilità dei posti auto a servizio anche dei dipendenti visto che l’area di cantiere prevista per la palazzina uffici è quella di fronte al vecchio ingresso di Torrette. Nell’attesa della nuova sede, proseguiranno gli affitti delle sedi dove nei mesi scorsi è stato distribuito il personale delle Direzioni. L’ennesimo effetto collaterale dell’infernale incastro in corso nell’area di Torrette.

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