Il restyling degli Archi con tre anni di ritardo: traguardo a giugno 2023

Il restyling degli Archi con tre anni di ritardo: traguardo a giungo 2023
Il restyling degli Archi con tre anni di ritardo: traguardo a giungo 2023
di Lorenzo Sconocchini
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Domenica 3 Aprile 2022, 08:20

ANCONA-  Tempo un anno, o qualche mese in più, e il Rio’ de j Archi, l’unico quartiere di Ancona meritevole di un cartello stradale in dialetto per le sue origini popolari, avrà tutt’altro aspetto, con i portici di via Marconi rimessi a nuovo, la piazza del Crocifisso rifatta con tanto di ciliegi in fiore, un Social lab che a Borgo Pio metterà insieme alloggi Erap, un centro sociale e un mini palasport.

A giugno prossimo la piazza sarà inaugurata, mentre tra marzo e giugno del 2023 è prevista la fine dei lavori prima per il restyling dei portici e del boulevard degli Archi (dov’è prevista anche una nuova pista ciclabile) e a seguire del complesso di Borgo Pio.

I bandi statali

Tutte opere finanziate per lo più con fondi statali che il Comune si è aggiudicato nel 2017. Prima grazie al progetto “Aud_Archicittà” (due milioni di un bando della presidenza del Consiglio per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate) poi con il Piano periferie, che ha destinato al capoluogo dorico 12 milioni per cinque interventi di riqualificazione per l’ingresso a nord della città.
Tutte opere che, stando ai cronoprogrammi iniziali, dovevano essere già completate, tra l’ottobre 2019 e l’aprile 2020, ma che hanno dovuto superare un percorso a ostacoli.

Prima il decreto Milleproroghe, con cui l’allora Governo gialloverde aveva congelato nell’agosto 2018 i fondi del piano periferie. C’era voluto un anno, con i sindaci a manifestare in piazza, per ripristinare i finanziamenti. Poi l’emergenza Covid, che ha tenuto fermi i cantieri, tra lockdown e focolai. Un altro anno (se non di più) perso a forza di stop and go. Infine, quando la strada sembrava spianata, s’è gonfiata la bolle dell’edilizia, alimentata dal Superbonus 110, che ha messo alle corde molte imprese appaltatrici, tra personale qualificato introvabile e costi dei materiali. 

Gli imprevisti

In più, i soliti imprevisti dei cantieri pubblici: sottoservizi da rifare in piazza del Crocifisso, l’umidità scoperta togliendo l’intonaco dei portici agli Archi, residuati bellici che affiorano dal cantiere del Social Lab. Ma adesso, superati gli ultimi inciampi, anche con qualche diffida del comune alle imprese (come per l’appalto di via XXIX Settembre) i cantieri si sono rianimati. Nei giorni scorsi è stato consegnato un altro dei cinque lotti per la riqualificazione dei portici degli Archi, un investimento da 1.940.000 euro. «I risultati si vedono - esulta il Comune - Un nuovo blocco è stato completato. La scommessa fatta su quel quartiere è già vinta e le risorse economiche conquistate col bando periferie stanno rigenerando una delle aree più suggestive della città».

L’isolato

Manca ora il quinto lotto, che però è quello più grande. «Prevediamo che l’intervento agli Archi si concluda per febbraio-marzo dell’anno prossimo - aggiornava ieri l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Manarini -. Manca l’isolato 3 che è il più lungo, ma il lavoro è a buon punto, intorno alla metà del totale. I lavori stanno andando avanti discretamente e io li seguo tutti i giorni con dei sopralluoghi, siamo pronti a intervenire affinché i tempi siano rispettati. Anche sul lato opposto ai portici di via Marconi, dove si sta rifacendo la pavimentazione, i lavori sono completati oltre il 50%».
Nel cantiere di Borgo Pio - dove con investimento di 2,6 milioni in parte finanziato dall’Erap sarà realizzato il Social lab con la palazzina servizi per il nuovo centro H, la palestra e 8 alloggi popolari - i lavori sono ripresi speditamente da un paio di settimane, dopo aver completato la bonifica dei residuati bellici. A breve sarà posizionata la copertura della palestra, con tetto in legno, e la conclusione dei lavori è prevista per il giugno 2023.
Tra due mesi invece è previsto il vernissage della nuova piazza del Crocifisso (investimento da 800mila euro) mentre nel cantiere di via XXIX Settembre, tra gli Archi e piazza Kennedy, l’impresa appaltatrice, assicura l’assessore Manarini, ha potenziato il personale al lavoro. «Si sta procedendo con la balaustra - aggiorna l’assessore -, mentre ci sono difficoltà con la fornitura delle pietre richieste della Soprintendenza nella zona intorno alla statua di Traiano, che sta rallentando dei lavori».

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