«Ladri in casa per la sesta volta. Un incubo senza fine, mi sento violentata»

«Ladri in casa per la sesta volta. Un incubo senza fine, mi sento violentata»
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Domenica 29 Dicembre 2019, 02:55

ANCONA  - «È il sesto furto che subisco, tre quando vivevo al Taunus, gli altri da quando mi sono trasferita ad Ancona. Forse mi conviene mettere un cartello sulla porta con scritto che non c’è più niente da rubare e lasciare ai ladri 50 euro sul comodino, per il disturbo». Prova a sdrammatizzare con una battuta sarcastica, la signora Luciana.

Ma lei per prima sa che c’è poco da ridere di fronte a un’emergenza sicurezza che la investe direttamente. «Non ne posso più, ogni volta provo la stessa sensazione: al di là delle poche cose che in questa circostanza possono avermi rubato, ti senti violentata perché mettono mano nella tua intimità, la scuotono, la deturpano. E poi, che paura: vivo da sola, la notte l’ho passata in bianco, dopo essermi chiusa a chiave nella camera riservata agli ospiti, dove ci sono le grate alla finestra».

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Dopo una settimana trascorsa a Verona in vacanza, Luciana era rientrata l’altro ieri nella sua abitazione al primo piano di piazza Fontana, a due passi dalla questura: era tutto in ordine.

Venerdì mattina è partita di nuovo per andare a trovare degli amici a Fabriano. «Sono rientrata la sera, dopo cena, e ho trovato il disastro». Un caos documentato dalle foto scattate con il cellulare: finestra schiantata, con un buco sull’infisso, guardaroba svuotato, armadi e cassetti ribaltati da cima a fondo, vestiti gettati ovunque, quadri e specchi a terra perché i ladri cercavano una cassaforte che non c’è. A giudicare dal disordine, probabilmente sono rimasti ore in quell’appartamento, a caccia di soldi e preziosi. In realtà, se ne sono andati con poche cose.

«Era tutto sotto sopra, ancora non sono riuscita a capire cosa hanno rubato: di sicuro qualche anello e un bracciale», racconta la sessantenne dopo una ricognizione con i carabinieri, ieri mattina. I malviventi hanno deposto sul letto tutte le scatole e i cofanetti che hanno trovato, quindi hanno scartato la bigiotteria e selezionato gli oggetti di maggior valore. Ma la loro è stata un’opera distruttrice, come fosse passato un uragano. «Hanno messo a soqquadro ogni stanza, ad eccezione della cucina. Visto che sfortunatamente ho un po’ di esperienza da questo punto di vista, avevo lasciato appositamente le luci accese per fingere di essere in casa, ma a loro non è importato: sono entrati lo stesso, le hanno spente e poi hanno fatto il resto».

Sono penetrati dalla porta-finestra del soggiorno dopo aver praticato un foro con un trapano: il legno degli infissi è stato scalfito dai segni degli attrezzi da scasso, mentre il doppio vetro non ha resistito ai colpi e si è infranto. Una volta entrati, hanno dato sfogo alla loro violenza predatoria. «Quando sono tornata a casa, la sera, mi è preso un colpo - confessa la signora Luciana -. Penso che mi ci vorranno due giorni per rimettere in ordine, ancora non sono riuscita ad aprire il guardaroba perché è venuto giù tutto. Ora mi chiedo: dopo il sesto furto, come faccio a sentirmi tranquilla?».

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