Ancona, ladri in fuga tra la gente
La polizia spara in aria e ne blocca uno
Nella notte caccia ad altri due complici

La polizia impegnata nella caccia all'uomo ieri ad Ancona
La polizia impegnata nella caccia all'uomo ieri ad Ancona
di Emanuele Coppari
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Gennaio 2016, 23:31 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 12:34
ANCONA - “C’è un uomo armato che corre, è inseguito dai poliziotti”. L’allarme ha contagiato di paura il centro, come paralizzato da un tam tam da brividi che ha scandito le tappe di un inseguimento thriller. La città ieri pomeriggio sembrava trasformata in un set cinematografico. Quelle non erano le riprese di un film, ma le scene live della fuga rocambolesca di un topo d’appartamento che scappava dagli agenti delle Volanti.

Il cuore della città si ferma quando i poliziotti, animati dall’ordine del Questore Oreste Capocasa di tenere lo sguardo spalancato su ogni particolare che possa trasformarsi in indizio utile a scovare ladri, intercettano un’auto che fa giri strani in via Tagliamento. A bordo ci sono tre persone, quei profili non sembrano raccomandabili. La guardia è alta. Il dubbio diventa un sospetto quando la centrale operativa gira alle Volanti l’allarme di un cittadino che racconta di quella Opel Astra station wagon che si sposta come se dovesse perlustrare, e tre persone sono viste uscire da un appartamento con il volto travisato. Non c’è tempo da perdere, gli agenti devono intervenire.

L’auto intanto è arrivata in via San Costanzo. Piombano i poliziotti, i tre si disperdono schizzando in direzioni diverse. Uno viene subito perso di vista. Un altro non arriva molto lontano, lo catturano in via Santo Stefano. Il terzo riesce a scappare ma gli si incollano dietro i poliziotti.

E’ il capitolo più emozionante della cronaca, il bandito comincia una corsa a perdifiato di almeno tre chilometri e gli agenti lo tallonano. La fuga traccia una mappa della tensione che percorre il centro cittadino lasciando una scarica di curiosità e terrore. Il bandito prende via San Marcello e scende verso l’ombelico della città. La polizia lo bracca, ma quello non si ferma, sa che se solo rallenta è perduto. Dietro gli uomini in divisa non mollano, raccolgono tutte le energie in corpo e corrono più che possono. Parte un colpo di pistola, sparato in aria nel tentativo di intimorire il fuggitivo e farlo desistere. Il boato riecheggia sinistro e richiama gli sguardi di spettatori involontari.

Gli avventori de “L’angolo bar” di via San Martino raccontano di aver visto passare un uomo come un’ombra nell’oscurità, sembra impugnare un’arma, e poi i poliziotti che tentano di prenderlo. Arrivano rinforzi. Ma del malvivente si perdono le tracce. Qualche istante per respirare, il tempo per chiarire i contorni del furto sventato.

La Opel Astra rivoltata come un calzino dai poliziotti era piena di attrezzi per lo scasso: smerigliatrici, piede di porco e tutto l’armamentario per scassinare serrature. Il sospetto in stato di arresto è un albanese di 41 anni. Per ora paga lui per tutta la banda la risposta dura della polizia all’assedio dei professionisti dei furti in abitazione che penetrano come lame affilate nell’intimità delle famiglie. “Prendiamo anche gli altri due”, sibilava un investigatore. Titoli di coda del pomeriggio da paura. Nella notte va avanti la caccia all'uomo.  
© RIPRODUZIONE RISERVATA