Lacrime per Franco Borghi, pioniere del basket anconetano e architetto con la passione per la poesia

Lacrime per Franco Borghi, pioniere del basket anconetano e architetto con la passione per la poesia
Lacrime per Franco Borghi, pioniere del basket anconetano e architetto con la passione per la poesia
di David Luconi
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Mercoledì 2 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:44

ANCONA -  Leggenda vuole che sia stato lui il primo ad Ancona a “inventare” l’assist, il passaggio smarcante. Da giovane aveva imparato a fare canestro al campetto del Dorico, quando ancora il palasport di via Veneto non esisteva. Giocatore tecnico e intelligente, non faceva il play, ma l’ala, solo perché gli allenatori preferivano sfruttarne l’altezza (195 cm).

Insieme a Fabio Cesaroni e Nando Fattori (arrivato poi in Nazionale), Franco Borghi formava un trio eccezionale alla Stamura Basket, ai tempi della serie A negli anni ‘60. Franco si è spento l’altra notte all’ospedale di Torrette a 78 anni, circondato dall’affetto della moglie Raffaella, della figlia Arianna, del genero Claudio Coen (pure lui ex cestista come il fratello Piero, oggi coach della Luciana Mosconi) e dei nipoti Costanza e Filippo che, sulle orme del nonno, ora si fa le ossa al Pesaro.

Alla carriera sportiva Borghi preferì quella professionale: è stato architetto stimato, nel suo studio di corso Amendola progettò pure negozi del centro.

Ex presidente della Ucid e dei Giovani Industriali, era un disegnatore minuzioso, ma anche un artista perché amava scrivere racconti e poesie da leggere ai nipotini. I funerali si terranno oggi alle ore 14 nella chiesa di Pietralacroce. 

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