ANCONA - Riproduzioni di stampe, quadri e vecchie fotografie per spiegare com’era il porto di Ancona prima delle devastazioni della seconda guerra mondiale. Si è aperta ieri alla Mole, con l’inaugurazione della mostra “La storia del porto” a cura dell’associazione Uomini delle navi, la decima edizione di Tipicità in blu, il grande festival dedicato all’economia del mare e ai contesti ad essa collegati.
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Contesti che spesso si trovano lontano dalla costa, ma beneficiano delle filiere produttive messe in moto da ciò che si fa all’interno dei porti. I vari rappresentanti istituzionali saliti sul palco per i saluti di rito hanno riportato numerosi esempi dei proficui interscambi con l’entroterra marchigiano: dai turisti che sbarcano dai traghetti e dalle navi da crociera che poi visitano i paesi dell’interno, alle numerose imprese artigiane disseminate su tutto il territorio, fino alle scogliere realizzate con le rocce dei Sibillini.
Forum sulla cantieristica e nautica
L’apertura è stata seguita dal forum sulla cantieristica e la nautica, da una conferenza sui nuovi assetti normativi della Blue Economy e da un incontro con l’assessore regionale alla Pesca.
«È un’edizione che si preannuncia di grandissimo interesse – ha dichiarato il direttore di Tipicità in Blu, Angelo Serri – sia per i professionisti, che nelle prime due giornate potranno confrontarsi con diversi interlocutori su tematiche estremamente attuali, sia per il pubblico generico, che nel weekend troverà diversi motivi di attrazione».
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