Inversione sulla Flaminia per inseguire l’ex fidanzata: operaio ai domiciliari

Inversione sulla Flaminia per inseguire l’ex fidanzata: operaio ai domiciliari
Inversione sulla Flaminia per inseguire l’ex fidanzata: operaio ai domiciliari
di Federica Serfilippi
2 Minuti di Lettura
Venerdì 21 Agosto 2020, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 10:08

ANCONA - Non è bastato l’ammonimento del questore nel novembre 2018. Il “cartellino giallo” avrebbe dovuto intimarlo a stoppare il pressing nei confronti della donna con cui aveva avuto una breve relazione. E invece, stando alle accuse, avrebbe continuato a tampinarla, tra pedinamenti, appostamenti e messaggi in cui minacciava di farla finita se non fossero tornati insieme. La donna, stremata, a due anni dalla prima denuncia, si è di nuovo rivolta agli agenti della Squadra Mobile per fermare il suo stalker, operaio anconetano di 45 anni, incensurato. L’uomo, questa volta, è finito agli arresti domiciliari, come stabilito dal gip del tribunale dorico.
 


Tra i comportamenti vessatori raccontati dalla vittima, appostamenti sul luogo di lavoro di lei, minacce e tallonamenti in auto: in un’occasione in particolare lui avrebbe invertito il senso di marcia sulla Flaminia per inseguire la donna, anche lei 45enne. Gli atti persecutori denunciati sarebbero iniziati a fine 2018, con la decisione di lei di troncare il rapporto. Stando a quanto raccolto dagli investigatori, lui avrebbe iniziato a perseguitarla per cercare di tornare insieme. Il suo comportamento ha subito lo stop del questore. Ma questo non è bastato a farlo desistere. La vittima ha raccontato ai poliziotti del ritorno, a intervalli regolari, del 45enne, operatore al porto. L’ulteriore attività investigativa degli agenti diretti dal vice questore Carlo Pinto ha permesso di verificare il persistere degli atti persecutori, con la minaccia di suicidarsi o di fare del male a lei e a chi le sarebbe stato vicino.

Ieri, la fine dell’incubo: per il 45enne sono arrivati i domiciliari. Grazie alla sinergia tra Mobile, le Volanti, l’Ufficio Misure di Prevenzione dell’Anticrimine e tutti gli attori attivi nel settore del contrasto preventivo alla violenza domestica, da gennaio ad oggi in tutta la provincia dorica sono state eseguite 9 misure cautelari per maltrattamenti in famiglia e stalking, ripartite tra divieti di avvicinamento e comunicazione (4), allontanamento dalla casa famigliare (1), divieto di dimora nel comune (1), custodia cautelare ai domiciliari (2), custodia cautelare in carcere (1). Sono stati operati 2 arresti in flagranza, di cui uno per stalking e l’altro per pedopornografia e violenza sessuale su minore. Otto gli ammonimenti fatti scattare dal questore. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA