Inferno d’acqua in mezz'ora. Alberi piombano sulle auto. Negozi e strade: tutto allagato. Guarda tutte le foto

Inferno d’acqua in mezzora. Alberi piombano sulle auto. Negozi e strade: tutto allagato
Inferno d’acqua in mezzora. Alberi piombano sulle auto. Negozi e strade: tutto allagato
di Stefano Rispoli
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Sabato 18 Luglio 2020, 05:55

ANCONA - In piazza d’Armi c’erano le onde, come al mare. Via Cristoforo Colombo era un fiume in piena. Via Rismondo trasformata in un torrente impetuoso. Cartoline di Ancona sommersa da un nubifragio. Pioggia, grandine, fulmini: un inferno d’acqua all’improvviso, un black-out dell’estate che ha provocato danni, paura e rabbia soprattutto tra gli operatori commerciali, costretti a scoperchiare a mani nude i tombini per far defluire l’acqua e ad armarsi di scopa e straccio per ripulire i proprio negozi. 

 

 


 
Garage, cantine e sottopassi allagati, alberi crollati. Uno ha distrutto due auto a Tavernelle e ha danneggiato la linea elettrica dei filobus, un altro ne ha fatte fuori tre in via Corridoni, abbattendo un palo della luce e tranciando i cavi elettrici, davanti all’ingresso del Salesi: in uno dei veicoli c’erano tre persone morte di paura, ma illese. Tutto in meno di mezzora, nella quale sono caduti 35 millimetri di pioggia (sarebbero diventati 41 in tre quarti d’ora), secondo il pluviometro della Regione Marche. Il picco massimo alle 8,45 con una frequenza di precipitazioni di 109.6 mm/h di pioggia e venti che hanno soffiato a più di 75 chilometri orari. Le raffiche impetuose hanno abbattuto un albero nella pineta del Passetto, dove sono volate sedie, tavolini e bidoni dell’immondizia e si sono allagati gli ascensori, ma anche in via Tavernelle, dove un grosso pino si è schiantato su due auto, tra cui la Kia Picanto di una ragazza.

«E’ il regalo per mia figlia che si è laureata oggi, d’altronde è venerdì 17 - prova a sdrammatizzare il padre, Paolo Fiorini -. Per fortuna siamo assicurati, ma da anni chiediamo al Comune di tagliare questi alberi alti 25 metri, più dei palazzi». Super lavoro per i vigili del fuoco, costretti a decine di interventi, per la polizia locale che ha provveduto a chiudere tutti i sottopassi allagati e a gestire il traffico in tilt, per la Protezione civile e del magazzino comunale e per il personale di Anconambiente, chiamato ad aprire le caditoie ostruite o incapaci di assorbire il flusso d’acqua. Alberi crollati sotto le raffiche sulla Strada Vecchia del Pinocchio e in via della Ferrovia, dove è stato abbattuto un palo dell’illuminazione.

La bomba d’acqua, annunciata da giorni, ha trasformato piazza d’Armi in una mega piscina nel giorno di mercato, con un fuggi fuggi di clienti spaventati, l’acqua alta fino a mezzo metro, le bancarelle che galleggiavano e i tendoni divelti: infuriati gli ambulanti che fanno la conta dei danni. Allagati alcuni negozi di via Cristoforo Colombo, corso Carlo Alberto, via Giordano Bruno e in via Rismondo, nel quartiere Adriatico. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco in via Marconi, nella Spina dei Corsi, in piazza Cavour, ma anche all’ingresso del tribunale, dove è entrata acqua, e al porto. Pure piazza Diaz sott’acqua. Paura nella chiesa di San Domenico, che si affaccia in piazza del Papa, durante la messa mattutina un fulmine ha sfiorato il campanile: non ha provocato danni alla struttura, ma ha mandato in tilt i microfoni e ha bruciato il motore che aziona le campane. 

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