Clienti no vax e mediatori per vaccini bluff, caccia ai complici: pc e cellulari al setaccio: Il giro di compravendita dei Green pass si allarga

L'arresto di Emanuele Luchetti, l'infermiere dei falsi vaccini
L'arresto di Emanuele Luchetti, l'infermiere dei falsi vaccini
di Federica Serfilippi
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Lunedì 17 Gennaio 2022, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 09:43

ANCONA - Una settimana fa l’inizio della tempesta giudiziaria sulla messinscena vaccinale al centro Paolinelli della Baraccola. Cinquanta misure cautelari eseguite, una ventina di persone indagate a piede libero, una raffica di perquisizioni e il sequestro di 18mila euro, come presunto profitto dell’attività corruttiva. 

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Gli accertamenti
Nelle mani degli investigatori della Squadra Mobile sono finiti, oltre che a documenti, intercettazioni, filmati delle spycam installate all’hub, almeno una quarantina di dispositivi elettronici, appartenenti agli indagati, che dovranno essere analizzati. Un compendio probatorio che però potrebbe rappresentare solo la base di un’inchiesta destinata ad allargarsi, dato che ancora si cercano altri eventuali clienti no vax, procacciatori e chi era conoscenza del giro illecito contestato dalla procura. Certo è che l’infermiere 50enne Emanuele Luchetti, l’unico degli inquisiti ad essere finito in carcere, ha iniziato a collaborare con gli investigatori. 
O meglio, non si è sottratto alla richiesta del pm Dicuonzo di fornire chiarimenti sull’inchiesta, rispondendo in maniera esauriente alle domande poste venerdì all’interrogatorio che si è tenuto in tribunale.

Il gip Masini, nell’ordinanza di custodia cautelare, indica proprio l’operatore sanitario come il fulcro attorno al quale «ruota l’intero sistema illecito volto a garantire l’ottenimento del Green Pass a chi non ne abbia altrimenti diritto e non voglia sottoporsi alla vaccinazione: Luchetti Emanuele è il vaccinatore corrotto che accetta denaro o promessa di denaro per compiere atti contrari ai suoi doveri d’ufficio». Per fare ciò, dice sempre il gip, ha bisogno di «intermediari (Mecozzi Daniele, Galeazzi Gabriele, Galli Stefano, Zeleniuschi Daniela Maria), capaci di diffondere, nei rispettivi ambiti di lavoro e conoscenze, le possibilità offerte, dietro compenso, dal Luchetti». I presunti procacciatori si trovano attualmente ai domiciliari. Questa mattina l’interrogatorio di garanzia verrà sostenuto in tribunale dall’avvocato Gabriele Galeazzi. Scrive ancora il gip in merito alle vaccinazioni bluff contestate: «Questa indagine squarcia un velo al di là del quale appare un mondo regolato da un egoismo sfrenato, animato da un livello bassissimo e avvilente di attenzione al bene comune, di totale mancanza di rispetto delle regole della convivenza civile, di grave e preoccupante difetto di consapevolezza della gravità della condotta realizzata». 


Il dito puntato
Sui 45 clienti che avrebbero artificiosamente ottenuto il Green Pass e sui cui pende l’obbligo di dimora o di presentazione alla pg: «Non esitano ad anteporre paure e convinzioni personali al rispetto di regole fondamentali per l’esistenza stessa della società, giungendo a corrompere, ad indurre alla falsificazione di atti pubblici, allo sperpero di denaro pubblico, incuranti degli sforzi e dei sacrifici che la collettività ha compiuto e tuttora compie in questo momento di crisi pandemia, senza il coraggio di determinarsi e palesarsi coerentemente alle proprie idee, ma ricorrendo ad espedienti illeciti, pagando per messinscene indegne e squallidi trucchi».

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