Incinta bloccata nel traffico dell'Asse: slalom tra le auto con i vigili per far nascere una bambina

Ancona, incinta bloccata nel traffico dell'Asse: slalom tra le auto con i vigili per far nascere una bambina
Ancona, incinta bloccata nel traffico dell'Asse: slalom tra le auto con i vigili per far nascere una bambina
di Claudio Comirato
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Lunedì 28 Settembre 2020, 10:32

ANCONA - Non tutti lo sanno ma Ancona ha un vigile-salvatore. che dopo aver soccorso tempo fa un uomo in preda ad una crisi cardiaca in via Marconi e convinto una donna a non lanciarsi dal balcone del Comune in piazza XXIV Maggio si è ritrovato a gestire una situazione quanto mai critica con una donna incinta nel traffico dell’asse nord sud.

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Il fatto è accaduto sabato scorso attorno alle 12 come racconta Andrea Pincini il vigile eroe che al momento dei fatti si trovava in compagnia del collega Nicolas Fulvi.
 
«Stava piovendo quando ad un certo punto poco prima dell’uscita delle Grazie ci ha affiancato nel traffico una vettura alla cui guida c’era un uomo mentre la donna si era sfilata la mascherina e la utilizzava al posto del classico fazzoletto bianco per chiedere strada. Abbiamo pensato che stesse male la bambina che si trovava nel sedile posteriore, poi ci siamo accorti che la donna stava per partorire, aveva perso le acque e aveva le contrazioni una di seguito all’altra. Visto il traffico e l’Asse bloccato abbiamo deciso di accendere le sirene e scortare questa famiglia al Salesi» .

Una decisione presa in una manciata di secondi ma nonostante ciò tutto è andato per il verso giusto. «Appena ci siamo messi in movimento abbiamo contattato la nostra centrale operativa riferendo che stavamo gestendo questa emergenza e che avrebbero dovuto avvisare il pronto soccorso dell’ospedale Salesi. Quella era la nostra preoccupazione principale e invece quando siamo arrivati in ospedale il personale ci attendeva all’ingresso con una barella. Dopo qualche minuto è nata una bambina a cui auguriamo la miglior vita possibile. Da parte nostra abbiamo fatto solo il nostro lavoro, non mi sento un eroe ci mancherebbe altro. Resta il fatto che questo sarà per sempre un bel ricordo».

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