Maxi giro di spaccio tra Ancona e Falconara: sgominata la gang, quattro misure cautelari. Rom di 20 anni arrestato con la cocaina

Maxi giro di spaccio tra Ancona e Falconara: sgominata la gang, quattro misure cautelari. Rom di 20 anni arrestato con la cocaina
Maxi giro di spaccio tra Ancona e Falconara: sgominata la gang, quattro misure cautelari. Rom di 20 anni arrestato con la cocaina
di Federica Serfilippi
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Lunedì 31 Gennaio 2022, 07:00

FALCONARA - Un maxi giro di spaccio tra Milano e Ancona. Fiumi di cocaina pronti a irrobustire il mercato degli stupefacenti e arricchire, stando all’accusa, giovani spacciatori e corrieri. Il traffico della polvere bianca è stato fermato dai carabinieri del Norm di Ancona dopo mesi di indagini e, via via, arresti in flagranza per provare a bloccare almeno lo spaccio al dettaglio. Il culmine dell’operazione si è avuto nei giorni scorsi, quando nel corso di un blitz antidroga è stato arrestato un 20enne di origine rom, incensurato e residente a Falconara. 

 
Il blitz 
Il giovane, alla vista dei militari, avrebbe cercato di disfarsi di un carico di cocaina, lanciando dalla finestra un involucro: in tutto circa 160 grammi, da preparare e dividere in dosi. Non c’è riuscito: la droga è stata prontamente recuperata dai carabinieri e il ragazzo è finito in manette. Il blitz domiciliare sarebbe stato concomitante alla notifica di un provvedimento cautelare nei confronti del 20enne stesso, finito nel carcere di Montacuto. È difeso dall’avvocato Chiara Chiaroli. Sono state emesse, sempre per episodi di detenzione ai fini di spaccio contestati dalla scorsa primavera, altre tre misure. Hanno riguardato ragazzi residenti nell’Anconetano, di età compresa tra 20 e i 27 anni. Alcuni di loro sono già stati arrestati in flagranza nel corso dell’indagine coordinata dalla Compagnia, diretta dal capitano Manuel Romanelli.

Uno, italo-albanese, è finito a Montacuto, altri due (uno è di origine colombiana e l’altro di origine romena) hanno pendenti l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria. Le difese sono rappresentate dagli avvocati Giuseppe Cutrona e Michele Brisighelli. Sono ancora flebili i contorni dell’operazione, ma l’indagine sembrerebbe essere nata la scorsa primavera, quando nel capoluogo dorico s’erano avvistati i primi segnali di un possibile fermento del mercato degli stupefacenti, in particolare di cocaina. A insospettire i carabinieri sarebbero stati due fatti in particolare: l’arresto, lo scorso marzo, di un 29enne della Repubblica Dominicana, arrivato in piena notte alla stazione di Ancona con un Intercity proveniente da Milano e con al seguito un trolley contenente mezzo chilo di cocaina. E il rinvenimento, ad aprile, di una Volkswagen Scirocco, fermata al casello autostradale di Ancona nord imbottita con quasi tre etti e mezzo i polvere bianca. Alla guida c’era il colombiano destinatario dell’obbligo di firma. 


Le indagini
Un provvedimento assorbito dai domiciliari, misura che sta attualmente scontando per il procedimento legato alla droga della Scirocco. Per tale fatto, il 27enne è stato condannato in primo grado e in abbreviato a 5 anni e 2 mesi di reclusione. Anche l’italo-albanese finito in carcere era stato precedentemente arrestato: a maggio era stato trovato in via Lamaticci con una decina di grammi di cocaina. Era tornato in libertà dopo la convalida dell’arresto. 

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