Gimbo Tamberi testimonial dei vaccini: «Forza ragazzi, fatelo anche voi. Bisogna proteggersi dal virus»

Gimbo Tamberi fa il vaccino
Gimbo Tamberi fa il vaccino
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Domenica 20 Giugno 2021, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 15:40

ANCONA  - «Ragazzi, usate la testa e vaccinatevi». Lui, Gianmarco Tamberi da Offagna, primatista italiano di salto in alto e aspirante a un posto sul podio delle prossime Olimpiadi, la sua dose l’ha ricevuta ieri pomeriggio al PalaPrometeo. In realtà avrebbe potuto aspettare, avendo avuto la sventura di risultare positivo al Covid a marzo, dopo i Campionati Europei Indoor di Torun, ma in ballo c’erano i Giochi di Tokyo, e non era proprio il caso di rischiare.

«I medici mi hanno detto che a livello di anticorpi ero abbastanza coperto, avendo avuto il Covid poco tempo fa. Però l’idea di risultare di nuovo positivo e di dover per questo rinunciare ad un’altra Olimpiade mi faceva troppa paura. Perciò ho preferito portare tale possibilità prossima allo zero». 


Una dose di Pfizer, ed è passato il pensiero. «Ho deciso di vaccinarmi adesso perché era il primo giorno disponibile dopo i tre mesi che di prassi devono passare dal momento della guarigione». Inoltre la settimana entrante riprendono le gare e non ci sarebbe stata più occasione di farsi inoculare il vaccino. «Ho sentito atleti che lo hanno fatto prima di me e non credo che possa inficiare le mie prestazioni. L’unico problema potrebbe essere che se mi venisse adesso qualche linea di febbre sarei costretto a saltare i prossimi allenamenti».


Non proprio il massimo, visto che domenica prossima si ricomincia a saltare il Germania. In ogni caso per le gare in Ungheria e a Montecarlo non dovrebbero esserci problemi.

E il 15 luglio si parte per Tokyo. «Pensare alle Olimpiadi per me è una grande emozione. Quando seppi che erano state rinviate fu uno shock. Mi ero preparato tanto e tutto sfumava all’improvviso. Ma di fronte a una pandemia era giusto che i Giochi passassero in secondo piano».


Però non tutto il male viene per nuocere. «Lo spostamento mi ha dato la possibilità di concentrarmi meglio sui dettagli. Mi sono allenato bene e ora mi sento più pronto rispetto all’anno scorso. A Firenze ho saltato 2.33, che è già una misura da medaglia olimpica, ma punto ad andare ancora più in alto. Quello che chiamavo sogno ora lo chiamo obiettivo. Anche se la tensione rimane sempre alle stelle». Per questo servirà tutto il sostegno della sua città. «Ancona mi ha sempre sostenuto prima e dopo l’infortunio. Sentire la gente vicino per me è fondamentale». A partire dai giovani come lui, che dice, à necessario continuino a comportarsi in maniera diligente.

«Grazie al cielo stiamo ripartendo. Si può tornare al ristorante, al cinema, in palestra. Però bisogna essere responsabili. Godiamoci quello che ci è permesso senza esagerare». Quanto ai vaccini, Gimbo lancia un appello: «Abbiamo vissuto tutti mesi difficili. Ci sono state attività che hanno chiuso, persone che ci hanno lasciato. Per rispetto verso di loro dobbiamo fare ciascuno la nostra parte contribuendo a debellare in maniera definitiva la malattia. E ciò è possibile soltanto se ci fidiamo di chi sta lavorando per raggiungere questo obiettivo. Mi pare che Ancona stia rispondendo bene alla campagna vaccinale. Proseguiamo così».

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