Rubano un'auto e si divertono a distruggerla, ma la bravata finita su Instagram costa cara a un 17enne

Ancona, rubano un'auto e si divertono a distruggerla, ma la bravata finita su Instagram costa cara a un 17enne
Ancona, rubano un'auto e si divertono a distruggerla, ma la bravata finita su Instagram costa cara a un 17enne
di Federica Serfilippi
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Sabato 5 Giugno 2021, 09:06

ANCONA - Avevano rubato un’auto parcheggiata in via Montebello ad Ancona e poi si erano divertiti a girarci in lungo e in largo per la città. Infine, l’avevano abbandonata in un fosso, all’Aspio, ma non prima di averla distrutta e sradicato gli accessori interni. Fin da subito, i sospetti degli investigatori si erano concentrati su una banda di giovani teppisti e, addirittura, su due gruppi distinti di amici capaci di passarsi come il joystick di una consolle la Renault Captur rubata a un anziano del centro e tenuta, fino al momento del furto, come un gioiellino.

Raid a febbraio

A poco più di tre mesi dall’atto vandalico, i carabinieri della stazione delle Brecce Bianche sono riusciti a identificare un componente del gruppo ritenuto responsabile di quanto accaduto al suv compatto di marca Renault, quasi nuovo. Si tratta di un neo 18enne anconetano, denunciato a piede libero per i reati di furto aggravato e danneggiamento. I militari avrebbero stretto il cerchio attorno al ragazzo grazie a un suo “autogol”: sarebbero state delle stories su Instagram – e intercettate dagli investigatori nei meandri del web - a metterlo nei guai. Dei file che lo ritraevano con un atteggiamento da spavaldo proprio all’interno, questa l’idea accusatoria, della Captur su cui pendeva la denuncia di furto. Nei giorni scorsi è arrivato al giovane studente il decreto di sequestro, firmato dalla procura dei minori, che ha messo sotto chiave il suo cellulare e il pc. 
All’epoca dei fatti – il ritrovamento del veicolo è del 20 febbraio 2021 – il giovane aveva ancora 17 anni.

Ed è per questo che procede per competenza la procura di via Cavorchie. Ma l’inchiesta non finisce qui: l’auspicio è che l’analisi del video possa portare a stringere il cerchio su altri ragazzi potenzialmente coinvolti nel furto e nel danneggiamento. Da quanto emerso, l’auto (acquistata dalla vittima da pochi mesi) era stata rubata da via Montebello il giorno prima del ritrovamento. Era un venerdì sera. Neanche ventiquattro ore dopo, i militari l’avevano intercettata in un fosso dell’Aspio, in mezzo alla vegetazione. Era completamente sventrata. In pratica, erano stati danneggiati quasi tutti i finestrini. I vandali si erano anche accaniti sul paraurti anteriore e sui fanali. All’interno avevano lasciato mozziconi di sigarette, cartine e una scia di danni: dalla distruzione del display che fa da navigatore al furto del comparto dove era installato il climatizzatore. Per cercare di rintracciare i responsabili, i carabinieri hanno estrapolato le immagini delle telecamere poste in città e anche i frame degli autovelox, fino ad imbattersi nei video pubblicati su Instagram.

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