In particolare i controlli hanno riguardato le captazioni di acque pubbliche per scopi idroelettrici e per irrigazione, per le quali deve essere rilasciato il minimo deflusso vitale, cioè la quantità di acqua necessaria per garantire la sopravvivenza della flora e fauna del fiume. Nel complesso sono stati contestati 5 illeciti amministrativi, dei quali, due dalla Stazione Carabinieri Forestale di Jesi – San Marcello, rispettivamente ad una centrale idroelettrica e ad una società di irrigazione in località “Chiusa” di Maiolati Spontini.
La normativa prevede sanzioni fino a 30.000 euro in caso di aziende, e fino a 1.500 euro in caso di privati, i cui importi devono essere stabiliti, anche sulla base della gravità della condotta, dal Genio Civile della Regione Marche, in qualità di Autorità Amministrativa. Le attività di controllo proseguiranno fino al perdurare dell’emergenza idrica in corso.
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