ANCONA - Una vera e propria casa, dotata di camere, saloni, cucine, sale da pranzo, sala tv e giardino, nella quale i pazienti della Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona, individuati in base ad un apposito protocollo di ammissione, potranno soggiornare gratuitamente insieme ad un familiare per tutto il tempo necessario a portare a termine i trattamenti terapeutici o le procedure diagnostiche cui devono sottoporsi.
Inaugurato ieri, in un appezzamento di terreno situato ad appena 700 metri dall’ospedale di Torrette, Casale Angelini, la prima Care House italiana, messa a disposizione dalla Fondazione Angelini tramite un protocollo di intesa sottoscritto, oltre che dalla Fondazione, dagli Ospedali Riuniti di Ancona, dalla Regione, dal Comune e dall’Università Politecnica delle Marche. «Esistono terapie e procedure che richiedono accessi plurimi ravvicinati in ospedale – ha spiegato Rossana Berardi, direttore della Clinica Oncologica – e questo per chi viene da lontano può costituire un problema. Abbiamo perciò cominciato a pensare ad una soluzione per dare a costoro accoglienza sul territorio».
Il modello individuato è stato quello dello University College London Hospital e delle sue Cotton Rooms. «Un modello che poteva essere adattato alla nostra realtà – ha osservato il direttore generale degli Ospedali riuniti, Michele Caporossi - Qui intorno avevamo infatti tanta campagna disseminata di vecchi casali e abbiamo cominciato e guardare se ce n’era uno che poteva fare al caso nostro».
«Il progetto che inauguriamo oggi si ispira ai valori che da sempre animano la Fondazione – ha sottolineato l’ad di Angelini Holding, Sergio Marullo di Condojanni – attenzione verso le persone e presa in carico dei più deboli».
Attualmente il casale, realizzato secondo i criteri di sostenibilità e risparmio energetico, si presenta come un edificio di circa 800 mq sviluppati su due piani, dove si trovano 9 stanze doppie che possono ospitare un massimo di 18 persone (9 pazienti e 9 accompagnatori), ed è anche dotato di un’area esterna di 5 mila mq arredata con panchine e gazebi. In base al protocollo la sua gestione è stata affidata all’associazione Artis onlus, costituita da esperti in oncologia che offrono gratuitamente assistenza infermieristica domiciliare.