La follia di un magrebino che semina per due ore il terrore in città: ecco cosa ha fatto prima di finire in carcere

La follia di un magrebino che semina per due ore il terrore in città: ecco cosa ha fatto e dove ha seminato il terrore
La follia di un magrebino che semina per due ore il terrore in città: ecco cosa ha fatto e dove ha seminato il terrore
di Federica Serfilippi
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Mercoledì 18 Agosto 2021, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 08:37

ANCONA  - Due ore di follia. Un turbine di violenza iniziato a Marina dorica, proseguito in via Mattei e terminato a Posatora con l’arresto dell’algerino di 24 anni, senza fissa dimora, capace di seminare panico e macinare chilometri pur di sfuggire alla polizia. Poteva uccidere nella sua corsa pazza. Il bilancio della mattinata di terrore è di due feriti, di cui uno trasportato in ospedale dopo essere stato picchiato selvaggiamente e fatto finire nelle acque del porticciolo turistico. 

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Ma il bollettino poteva essere molto più grave se il nordafricano non fosse stato fermato in tempi rapidi, subito dopo l’incursione al primo piano di un condomino di via Posatora, dove si era intrufolato nonostante la presenza in casa di una famiglia che stava pranzando.

Ammanettato dagli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile, è stato condotto in carcere con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e tentato omicidio. Il primo reato è stato ipotizzato perché in tutti i modi si è opposto alla polizia, il secondo e il terzo per l’episodio di Marina Dorica, avvenuto attorno alle 11.30. In uno dei moli lungo il viale che porta al “triangolone” c’è stata l’aggressione ai danni un diportista – imprenditore di Perugia di 56 anni - che stava sistemando il motore del suo gommone.

Il 24enne gli ha chiesto: «Sei cristiano?». Con la risposta affermativa, sarebbe partito il grido Allah Akbar e una violenta colluttazione. Una raffica di pugni ha portato l’umbro in acqua. L’algerino, dal gommone, avrebbe poi cercato di uccidere il diportista spingendogli più volte la testa sott’acqua. L’aggressione è terminata con l’arrivo di due militari della Finanza in borghese e degli operatori di Marina Dorica. Il 24enne è scappato impugnando un mezzo marinaio, poi si è gettato in mare e a nuoto ha valicato i pontili del porticciolo, arrivando a ridosso della ferrovia. Qui, tornato sulla strada e impugnato un bastone, ha inseguito un povero scooterista (un 65enne anconetano) che stava imboccando via Mattei. Per cercare di seminarlo, il conducente del due ruote ha invaso l’opposta corsia di marcia, andando a sbattere contro una Fiat Panda. Con lo scooterista a terra, l’algerino se la sarebbe presa – sempre brandendo un bastone– con il conducente della vettura, fino a scavalcare il parapetto del ponte di via Mattei per confondersi tra la vegetazione della Palombella.

La caccia all’uomo s’è fatta martellante. Indossando i giubbotti antiproiettile, i poliziotti hanno perlustrato l’area retrostante il tratto tra il bar del Disco e il bar Dante. Poi, una residente ha indicato di aver visto un ragazzo vestito solo con gli slip (si sarebbe disfatto dei vestiti dopo la fuga da Marina Dorica) farsi largo tra la vegetazione a ridosso del Belvedere. Tutte le forze si sono dirette a Posatora. Scacco matto. Il 24enne s’era intrufolato – armato di bastone - nell’appartamento dove madre e figlia stavano mangiando, dopo aver scavalcato il balcone e rotto la zanzariera della finestra. Le proprietarie di casa sono state messe in sicurezza, l’algerino è stato immobilizzato. 

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