Fallimento di Santarelli, per l'incompiuta ex Umberto I in bilico park e fideiussione

L'area dell'ex Umberto I ad Ancona
L'area dell'ex Umberto I ad Ancona
di Massimiliano Petrilli
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Venerdì 29 Novembre 2019, 06:15
ANCONA - Cinque milioni da incassare e un posteggio da salvare. Il fallimento della Santarelli costruzioni (Saco) coinvolge in maniera indiretta il Comune. Accanto alla concreta possibilità della riqualificazione incompiuta per l’area dell’ex Umberto I a Palazzo del Popolo si apre un doppio fronte. Il primo legato alla possibilità di incassare la fideiussione da 5,5 milioni legata alla convenzione del 12 febbraio 2008. Il secondo riguarda invece l’uso del parcheggio Umberto I, aperto nel dicembre del 2010, che l’impresa Santarelli ha ceduto in comodato d’uso al Comune mantenendone però la proprietà. Così il posteggio da 98 posti in teoria dovrebbe ricadere tra i beni che saranno ora gestiti dal curatore fallimentare della Saco e che potrebbero finire all’asta anche in più lotti.

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La fideiussione
«Abbiamo chiesto la riscossione della fideiussione a garanzia delle opere di urbanizzazione con polizza per quasi 5 milioni e l’assicurazione ci ha detto che in contraddittorio dovremo anche verificare i danni provocati dall’interruzione del cantiere» aveva affermato un mese fa in consiglio comunale l’assessore all’Urbanistica, Pierpaolo Sediari rispondendo a un’interrogazione del consigliere Maria Grazia De Angelis della Lega. Richiesta avanzata quando l’impresa aveva ritirato la domanda di concordato presentata agli inizi di settembre per cercare di far fronte alle richieste dei creditori. Un piano di salvataggio però respinto dal Fondo americano Cerberus che detiene la maggioranza dei debiti dell’azienda ascolana, dichiarata fallita mercoledì dal giudice delegato della sezione fallimentare del tribunale di Ascoli, Francesca Calagna. Ieri Mario Volpi, Gianni Silvestri e Filippo di Leonardo sono stati nominati curatori. A loro il compito di ricostruire la complessa situazione patrimoniale dell’impresa ascolana e l’ammontare del debito accumulato dalla Saco. Solo a quel punto, i tre curatori saranno in grado di predisporre il programma di liquidazione indicando anche le modalità con cui si intenderà onorare i creditori. La garanzia fideiussoria «a garanzia degli obblighi assunti la Società Santarelli Costruzioni spa, per sè e suoi aventi causa» era stata «prestata dalla Assicurazioni Generali spa, con sede legale in Trieste, agenzia di Ascoli Piceno, polizza N° 288800057 con decorrenza 30 gennaio 2008 dell’importo di 5.510.743,55 euro, come indicato nella succitata convenzione del 12 febbraio 2008» come veniva ricordato anche nella nuova convenzione firmata tra il Comune e l’impresa ascolana.

Lo stesso documento in cui veniva anche deciso il comodato d’uso dei tre piani del posteggio Umberto I già realizzato dalla ditta nell’ambito degli interventi di riqualificazione dei 4,5 ettari con la previsione di 300 appartamenti a ridosso del parco del Cardeto. Il comodato Il posteggio Umberto I era stato aperto in vai sperimentale per lo shopping natalizio del 2010 e affidato dall’impresa Santarelli in comodato d’uso al Comune per un periodo di sei mesi. E visti i buoni risultati nell’utilizzo del nuovo parcheggio a ridosso del centro il Comune decise di rinnovare l’intesa con l’impresa. Nel frattempo sulla riqualificazione dell’ex Umberto cala il sipario del recupero e tutti i ragionamenti legati al nuovo piano di recupero. Quello per l’ex Umberto I è scaduto infatti nel 2015. Proprietà e Comune si erano più volte messi a tavolino per discutere del nuovo piano decennale. Dove erano stati ipotizzati, oltre agli usi abitativi, anche la costruzione di spazi destinati al terziario, con studi professionali, ambulatori medici e uffici. Ipotesi spazzate via ora dal fallimento. 
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