Ex Umberto I, un'odissea lunga 14 anni: per il nuovo poliambulatorio non c'è ancora una data

Lavori in corso all'ex Umberto I
Lavori in corso all'ex Umberto I
di Maria Cristina Benedetti
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Lunedì 30 Gennaio 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 15:09

ANCONA - Come un’odissea, un tormentato percorso di peripezie e vicissitudini. Soprattutto rinvii. Troppi. Sono 14 anni che l’ex Umberto I non vede la fine. Non c’è ancora una data ultima da imprimere sul cantiere infinito di largo Cappelli che dovrebbe trasformare due padiglioni dello storico ospedale civile di Ancona, costruito a partire dal 1906, in poliambulatori, residenza protetta per anziani e hospice.

Sollecitata dall’interrogazione urgente di Mirella Giangiacomi (Pd), l’assessora ai Servizi Sociali, Emma Capogrossi, affermava, appena cinque giorni fa, di fronte alla platea del Consiglio comunale: «I lavori sono in corso di completamento». Non veniva espressa alcuna certezza temporale, se non che il giovedì successivo sarebbe stato fissato «un ultimo incontro con i membri del Collegio consultivo tecnico, per stabilire la situazione e i successivi adempimenti». 


Azzardava un cronoprogramma, l’assessore: «La gara degli arredi è stata completata e l’ufficio tecnico della Ast 2 sta terminando le procedure per la richiesta di autorizzazione alla realizzazione di sei posti letto di hospice».

Creava l’effetto-dissolvenza: «Poi si procederà a concordare una riunione del gruppo di lavoro». Questo accadeva martedì scorso. Ieri la Capogrossi ha ammesso: «Non mi è arrivato ancora nessun aggiornamento. Il sopralluogo dovrebbero averlo fatto i tecnici dell’Ast2, poiché la realizzazione di tutto è di loro competenza». Si prova a insistere con l’Azienda sanitaria territoriale, la cui risposta è stata altrettanto telegrafica: «C’è stata la riunione del gruppo di progetto, sono quasi alla fine dei lavori, per gli arredi è stata avviata la gara e preparato il capitolato tecnico, ovvero la descrizione di ciò che vuol comprare. È iniziato l’iter per accreditamento». Tradotto: è la verifica del possesso dei requisiti tecnici, impiantistici, strutturali e di personale necessari a ottenere l’abilitazione per entrare in rapporto con il servizio sanitario nazionale. In estrema sintesi: è impossibile tirare una linea sotto la quale scrivere l’epilogo. 


L’aggiornamento sullo stato dell’arte dell’ex Umberto I pare una liturgia a voce Pd. In aula, nello spazio compresso dedicato alle interrogazioni, lo scorso ottobre era stata sempre la consigliera dem Giangiacomi a sollecitare la Capogrossi. Tentava già allora di sfruttare i tempi supplementari, l’assessore: «Ci siamo attivati da tempo per monitorare l’iter procedurale, amministrativo e urbanistico, relativo al trasferimento dell’attuale poliambulatorio Asur di viale della Vittoria e all’attivazione delle nuove residenzialità presso la struttura di piazza Cappelli». Riordinava l’assetto narrativo: «Nel Padiglione 1 lo spostamento del poliambulatorio avverrà entro gennaio; lo stesso vale per la Casa della Salute». Passava al Padiglione 2, traslando di poco la meta: «I venti posti letto della Rsa, gli altrettanti della Residenza Protetta e i sei dell’hospice saranno pronti in primavera». Da allora, un nulla di fatto. 


Non resta che ipotizzarlo, partendo dai pochi elementi certi, quel traguardo che da anni sposta in avanti la linea. Voci che si levano, in queste ore, dal cantiere affermano che i lavori sono terminati dallo scorso dicembre e che i 60 giorni a venire, come da prassi, sarebbero dedicati agli ultimi ritocchi. A seguire questa traccia, a fine febbraio i locali dovrebbero essere pronti ad accogliere gli arredi necessari a farne poliambulatorio e Rsa. Da quel momento, a spanne, potrebbero passare altri quattro-cinque mesi. Il tempo di gara prevede almeno una novantina di giorni. Poi con l’ordine, la consegna e la fase di montaggio di letti e attrezzature varie viene da pensare che quei cinque mesi siano un po’ stretti.

Era il 26 gennaio di un anno fa quando sulle colonne del nostro giornale si scriveva: «Quanti imprevisti. Quanti ritocchi al progetto originario. E quante varianti. Così sono già passati 13 anni, 3 mesi e 5 giorni dal primo accordo tra Regione e ministeri della Salute e delle Finanze per il recupero dei padiglioni 1 e 2 dell’ ex Umberto I». Ora sono 14 anni, 3 mesi e 7 giorni. E il poliambulatorio, che doveva aprire entro il 2022, è ancora sigillato. 

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