ANCONA - La saga dell’ex Umberto I si arricchisce di un nuovo capitolo. Una storia infinita, quella del cantiere progettato nel 2010, avviato nel 2016 ma ancora misteriosamente al palo. L’inaugurazione dei nuovi poliambulatori sembrava vicina, nel maggio scorso l’Asur aveva annunciato: «Entro la fine dell’anno o al massimo nei primi mesi del 2022 i lavori saranno ultimati».
E invece, siamo punto e a capo. «C’è una ragionevole aspettativa di concludere l’opera entro settembre-ottobre», ha spiegato ieri il vice sindaco Pierpaolo Sediari, interrogato in consiglio comunale da Daniela Diomedi (M5S) che si dice esterrefatta.
Per domani è previsto un nuovo appuntamento tra Comune e Asur. «Risolti i problemi, alla ditta che ha l’appalto verrà consegnato il lavoro di completamento del piazzale antistante i due padiglioni - ha aggiunto Sediari -. Attendiamo l’esito della riunione tra l’Asur e l’impresa che sta ultimando il cantiere per avere notizie che saranno sicuramente positive: nonostante l’accorso sul prolungamento del permesso a costruire, c’è una ragionevole aspettativa di finire i lavori entro settembre-ottobre 2022».
Il cantiere per riqualificare i due padiglioni dell’ex Umberto I, dove ospitare la Casa della Salute, poliambulatori e una Rsa, aggiudicato per 6,4 milioni all’associazione di imprese appaltatrici (Pangea di Pescara, Artigiana Elettrika di Jesi e Rialto Costruzioni) era stato avviato nell’aprile 2016, dopo che per 4 anni la richiesta del permesso a costruire si era arenata. Nel 2015 arriva la prima variante per sganciare i due padiglioni dal resto del complesso per gli standard urbanistici. Poi ne sono subentrate altre, che hanno fatto salire l’importo dell’appalto a 7,8 milioni. Nel gennaio 2018 il cantiere riparte, poi nel 2019 viene concessa una proroga di 2 anni per il permesso a costruire, seguita da una seconda di 3 anni, nel luglio scorso. Ma il traguardo ancora non si vede.