Ospedali fantasma, stadi inesistenti e vie sbagliate: quanti strafalcioni nella cartina dell'errore per i turisti

Uno degli errori nella cartina della città di Ancona Tourism
Uno degli errori nella cartina della città di Ancona Tourism
di Claudio Comirato
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Domenica 9 Gennaio 2022, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 19:22

ANCONA - Ospedali inesistenti, altri nemmeno citati, impianti sportivi dismessi da tempo, una serie di vie i cui nomi sono stati cambiati in modo a dir poco grottesco. Benvenuti nel campionario degli strafalcioni, pardon nella cartina stradale di Ancona, inserto tutto da ridere - si fa per dire - contenuto all’interno dell’opuscolo “Ancona guida della Città” voluta dall’amministrazione comunale nell’ambito del progetto Ancona Tourism. Altro che bussola per orientarsi in città: piuttosto, una galleria degli errori e degli orrori. Cominciamo il tour delle gaffe: l’ubicazione degli ospedali.

Quello di Torrette non viene nemmeno riportato perché evidentemente mancava lo spazio, mentre il Salesi non è specificato come ospedale pediatrico.

In compenso, come per magia, spunta l’indicazione di due ospedali inesistenti: uno tra via Frediani e il viale della Vittoria, l’altro in via Cristoforo Colombo. 


Poi il martirio della toponomastica. Via Gervasoni diventa via Gervaso, forse tributo involontario al noto giornalista scomparso nel giugno del 2020. Via Bonda si trasforma in via Bond, sbandata da cinefili con omaggio all’agente 007. Il suo intuito raffinato sarebbe prezioso per districarsi nel labirinto dei refusi che è la piantina di Ancona, dove via Tibaldi diventa Tebaldi e via Marini via Marin. Problemi (anche) con le vocali, o il vezzo di dialetti che troncano le parole all’ultima consonante. Vicolo Santo Spiridone invece si accorcia nel soprannome di vicolo Santo Spiridio. La mappa ha anche il potere di riesumare luoghi perduti che ora vivono solo nella memoria, come il campo da calcio di piazza d’Armi, da oltre 15 anni trasformato in parcheggio. In compenso, trasforma in fantasmi edifici reali: nessuna traccia della Questura, per esempio. Cancellati anche servizi che pure per i turisti avrebbero un certo rilievo, come le zone riservate alla sosta dei camper a Posatora o agli Archi, dove è possibile effettuare lo scarico delle acque chiare e scure. Ma il turismo che consulta la mappa non lo saprà mai.


Le curiosità rimbalzano dalla carta al pc. Le sviste fioccano anche sul sito di Ancona Tourism dove, tra gli alberghi proposti ai turisti in arrivo in città, sono elencate alcune strutture che in convenzione con il Comune accolgono quanti un tempo dormivano al Tetto per Tutti in via Flaminia, edificio chiuso da anni per problemi strutturali. Strafalcioni che non mancano neppure nell’altra cartina, quella che raffigura l’intera città di Ancona realizzata con la partecipazione di numerosi sponsor. A Passo Varano figura il cimitero di guerra polacco quando in realtà qui riposano i militari britannici e del Commonwealth caduti durante la Seconda guerra mondiale. In via Flaminia il centro di riabilitazione Santo Stefano, eccellenza del territorio, è stato declassato a casa di riposo.

La Guardia medica viene invece collocata in piazza Cappelli, quando in realtà si trova al viale della Vittoria. A Largo San Cosma spunta un generico comando di Polizia, chissà quale. Alla Baraccola nessuna traccia della Motorizzazione Civile, della Residenza Dorica e del Comando della Guardia di finanza, in compenso ci sono le scuole elementari del Ghettarello, chiuse da una decina di anni, mentre il campo da rugby Nelson Mandela, eccellenza nazionale, è derubricato a campo da calcio.

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