ANCONA - Per anni sono stati utilizzati come scuole, ospedali e impianti sportivi. Poi una volta dismessi sono finiti nel dimenticatoio diventando luoghi di rifugio per sbandati e senza fissa dimora e bersagli dei vandali.
Lunga la serie di giganti in cemento in ginocchio: dall’ex ospedale cardiologico Lancisi alla scuola Antognini, dal PalaVeneto. In qualche caso il futuro è alquanto incerto, in altri ci sono delle scadenze programmate per il recupero strutturale anche se non è affatto detto che si riescano a rispettare le tabelle di marcia.
Il degrado
L’ultima struttura finita nel mirino dei teppisti è il PalaVeneto: all’interno è stato devastato tutto quello che c’era da rompere.
Il rebus
Futuro quanto mai incerto per l’ex ospedale Cardiologico. Per la terza volta gli Ospedali Riuniti, proprietari dell’immobile hanno pubblicato sull’Albo pretorio la delibera che ne annuncia la procedura di vendite. Nonostante le due aste precedenti siano andate deserte, la nuova base non ha subito il consueto decremento del 10%. Il prezzo per dare nuova vita alla struttura, ormai fatiscente, resta fissato in 2,43 milioni. Il pacchetto, tuttavia, è più corposo del precedente: la procedura di cessione riguarda altri sette lotti, che potranno essere trattati separatamente.
Lavori sospesi, per il momento a causa di una variante alla scuola Antognini in via Canale, dove all’ultimo piano bivaccano una decina di pakistani in attesa del permesso di soggiorno. L’unico immobile con un futuro certo è quello del complesso che un tempo ospitava lo Stracca in via Montebello. A demolizione avvenuta sono partiti i lavori di costruzione del maxi condominio.
Per fine marzo 2023 saranno pronti i garage, poi si inizierà la costruzione del nuovo edificio con 55 appartamenti oltre ad un super attico che saranno ultimati entro l’estate del 2024 ma buona parti di questi locali sono già stati venduti.