Asfalti rovinati dopo due anni e super-dossi: non solo buche, quante trappole nelle strade della città

L'attraversamento rialzato in via del Castellano e il cartello di pericolo
L'attraversamento rialzato in via del Castellano e il cartello di pericolo
di Stefano Rispoli
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Sabato 28 Gennaio 2023, 04:10

ANCONA - Asfalti che si sbriciolano alle prime piogge più intense, buche ovunque, ma adesso ci si mettono pure i super-dossi: quante trappole nelle strade del capoluogo. Il Comune ha pensato bene di posizionare un cartello di pericolo in via del Castellano: qui il problema non è rappresentato dalla tenuta dell’asfalto (recentemente rifatto) ma dagli attraversamenti pedonali (troppo) rialzati. Come quello che si trova nei pressi di Villa Romana: c’è chi ci ha rimesso ruote e carrozzeria, come documentano i segni sull’asfalto. E così, da tutela per i pedoni, il dosso artificiale si trasforma in un pericolo per gli automobilisti. Un po’ come avviene in via Flavia e sulla strada che dal Pinocchio porta al Ghettarello, mentre a Passo Varano da tempo i residenti protestano per l’eccessivo numero di dossi installati sulle strade. Già, non bastavano le buche. 

 
Il consiglio/segreto è sempre quello: andare piano, specie in questi giorni in cui gli asfalti si sono deteriorati all’improvviso.

E troppo presto. Il ciclo di vita degli asfalti, nel capoluogo, è particolarmente breve. Prendete via Bocconi: il Comune l’aveva piallata a fine 2019. A distanza di tre anni, siamo punto e a capo. A proposito: occhio alla buca (tremenda) dopo il semaforo, alla fine dell’Asse nord-sud. A proposito: lo stesso Asse dà già segni di cedimento nella corsia verso il centro che era stata sottoposta a lifting un paio d’anni fa. Ovvio, le strade a maggiore percorrenza sono quelle che si sfarinano più rapidamente. Forse un po’ troppo. Via Conca, ad esempio, è durata poco: meno di un lustro e già tocca intervenire, con un appalto da 700mila euro che la renderà più stabile perché si tratterà di una riqualificazione più profonda. Il punto è che ci sono strade che hanno resistito al passaggio delle auto molto meno del previsto. Un esempio è via Bersaglieri d’Italia, sotto l’Università di Ingegneria: l’asfalto posato a fine 2018 è già tutto rovinato. In centro, via Rismondo è un caso emblematico: asfaltata nel 2012, solo un anno dopo era piena di buche. Rifatta nel 2020, oggi è di nuovo messa malissimo. Possibile? E che dire di via Vecchini, levigata nel 2018 e poi a maggio 2022? State attenti quando svoltate a sinistra, direzione galleria: c’è una voragine da paura, chissà se il Comune ha intenzione di sistemarla. Di sicuro, appena le temperature lo consentiranno, interverrà in via Colombo, disseminata di crateri. Benissimo. Peccato che sia stata riasfaltata appena due anni fa. 

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