Vincono i residenti, demolita l'antenna della telefonia: a Pietralacroce esulta anche l'Osservatorio astronomico

Cominciata la demolizione dell'antenna di Pietralacroce
Cominciata la demolizione dell'antenna di Pietralacroce
di Roberto Senigalliesi
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Mercoledì 11 Agosto 2021, 08:45

ANCONA - Finalmente si ritorna ad osservare le stelle. L’osservatorio astronomico Paolo Senigalliesi, a Pietralacroce, in festa per l’inizio dell’abbattimento dell’antenna luminosa, al culmine del traliccio innalzato dalla Iliad che aveva fermato l’attività scientifica e di ricerca. Ed il caso vuole che il fatto coincida con il periodo delle stelle cadenti, tanto che per il 21 agosto prossimo l’Ama ed il service Lions Club Ancona Host, hanno organizzato una serata di osservazioni, dalle 19,30, a favore della Cardiologia Pediatrica del Salesi. 

 
La demolizione, su ordine del Tar, è iniziata da un paio di giorni, dopo che la Iliad aveva rinunciato al ricorso che gli intimava l’abbattimento dell’antenna. «Una vittoria del diritto e dell’Osservatorio- afferma l’avv. Patrizia Niccolaini, che ha ne ha curato gli interessi in sede legale- ma anche una vittoria per tutto il quartiere, per i residenti che si erano da subito opposti. Riuscendo, grazie alla sponda dell’Osservatorio ed anche del Comune che aveva ritirato il silenzio-assenso da cui era partita tutta l’operazione, ad impedire almeno l’inquinamento luminoso, proprio quello che impediva l’attività astronomica». 
Non si sa se sarà evitato l’inquinamento elettromagnetico, negato dalle perizie dell’Arpam, visto che la Iliad ha avanzato una nuova richiesta, in fase di valutazione in Comune, per mantenere un’antenna ma al di sotto dei 15 metri. Tutto era iniziato con la richiesta della società francese di realizzare un’antenna per telecomunicazioni, sbandierando il via libera sul’inquinamento dell’aria ed elettromagnetico da parte degli enti competenti. Il Comune aveva dato il silenzio- assenso, per cui l’istallazione era iniziata ed in breve tempo realizzata. A quel punto erano insorti i residenti e l’Osservatorio Astronomico visto che data l’altezza dell’antenna l’Enac, l’Ente nazionale per il controllo dei voli, aveva imposto il posizionamento di una fascio di luce alla sommità. Luce che andava ad impedire la normale attività dell’osservatorio. Il quale, facendosi forte di una legge regionale che indica in un raggio di 10 chilometri di rispetto per gli osservatori, aveva chiesto la revoca della concessione alla Iliad al Comune che, vista la mutata situazione, l’aveva accordata. 
Ricorsi e controricorsi con Iliad che era andata al Tar, il quale aveva indicato al Comune una valutazione, ma era stata confermata la revoca.

L’ultimo atto la rinuncia al ricorso da parte di Iliad che, nel contempo, ha avanzato una nuova richiesta per mantenere l’antenna al di sotto dei 15 metri, per cui non sono previsti segnalazioni luminose. Richiesta che è in via di valutazione. Ma questa è un’altra storia. Quello che conta, per Pietralacroce, è che l’antenna in eccesso sta per essere demolita e tra poco si potrà ritornare a rivedere le stelle. Con l’orizzonte libero e senza più onde luminose puntate sul quartiere. 

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