Ancona, per il delitto di via Crivelli
resa dei conti, ragazzina a giudizio

Soccorritori e forze dell'ordine in via Crivelli dopo il delitto
Soccorritori e forze dell'ordine in via Crivelli dopo il delitto
2 Minuti di Lettura
Sabato 5 Marzo 2016, 09:59 - Ultimo aggiornamento: 10:01

ANCONA - Ancora 40 giorni. Poi i giudici scriveranno il futuro della figlia di Roberta Pierini e Fabio Giacconi, accusata di aver concorso al duplice omicidio dei genitori, assassinati lo scorso 7 novembre in via Crivelli dal fidanzatino di lei, Antonio Tagliata. Il processo per la 16enne è fissato per il 15 aprile. Sarà un giudizio immediato, che salterà la fase preliminare, come richiesto dal Pm dei minori Giovanna Lebboroni che in mano avrebbe prove evidenti sulla colpevolezza della ragazzina, anche se la difesa controbatte punto per punto alle accuse: sostiene che fosse all'oscuro dei propositi omicidi del fidanzato e che sia scappata con lui dopo la strage soltanto perché terrorizzata, immatura e disorientata. 
Ma entro 15 giorni gli avvocati Paolo Sfrappini e Augusto La Morgia possono proporre il giudizio abbreviato: in questo modo sacrificherebbero la fase dibattimentale concentrando il processo nell'udienza preliminare, allo stato degli atti, ottenendo lo sconto di un terzo della pena. In ogni caso la ragazzina non rischia l'ergastolo (non contemplato per i minorenni dall'ordinamento italiano) a differenza dell'ex fidanzato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA