A cinque mesi da quell’orribile bagno di sangue, e poche ore dopo aver letto il responso del suo consulente, il pubblico ministero Andrea Laurino ha notificato l’avviso di chiusura indagini. L’ex ferroviere modello di 35 anni, che infierì con trenta coltellate sul corpicino della povera Alessia, è accusato di omicidio volontario aggravato dall’aver commesso il fatto su un discendente.
Le conclusioni del perito sono per una totale incapacità di intendere e di volere di Giustini al momento del delitto e di una sua attuale pericolosità sociale del papà assassino, ai domiciliari in una struttura psichiatrica protetta in provincia di Reggio Emilia.
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