Corso Garibaldi horror nel centro di Ancona: avviso di sfratto per le panchine tecnologiche

Corso Garibaldi horror nel centro di Ancona: avviso di sfratto per le panchine tecnologiche
Corso Garibaldi horror nel centro di Ancona: avviso di sfratto per le panchine tecnologiche
di Massimiliano Petrilli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Agosto 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:37

ANCONA - Avviso di sfratto per le panchine tecnologiche di corso Garibaldi. Le immagini dello sbandato addormentato su una delle panchine di corso Garibaldi e i nastri biancorossi (indice di pericolo) su una porzione dell’isola hanno segnato un punto di svolta in quelle strutture ormai non più tecnologiche e simbolo di degrado, sommerse di graffiti e vandalizzate.

«Anche quelle isole saranno inserite nel piano di revisione per migliorare tutta la parte destinata all’accoglienza gestito da Ancona Tourism, il servizio di turismo ed accoglienza della città» annuncia l’assessore al Turismo, Paolo Marasca. 

L’azione

«Il semplice spostare quelle isole tecnologiche non serve - aggiunge l’assessore - se non inserito in un piano complessivo.

Un programma d’azione a breve giro che possa coordinare tutto il fronte relativo all’accoglienza, azioni già avviate ad esempio con la nuova segnaletica turistica in parte già installata. Un intervento complessivo e funzionale che dovrà tener conto anche del dinamismo lungo il Corso, delle attività temporanee o degli eventi».

L’idea

Le isole d’arredo erano state pensate unendo alle panchine un totem funzionale, un proiettore di immagini e fioriere. Erano state pensate per poter comporre con i piedi una melodia, pigiando con le suole su una pedana sonora come fosse la tastiera di una pianola. O leggere su un maxischermo come fosse una pagina Facebook, dove trovare informazioni sugli eventi, orari di mostre e musei e notizie di pubblica utilità. Sfruttando la connessione wi-fi e guardare le immagini proiettate su una parete trasversale usata come schermo. Belle intenzioni perse nel tempo e affossate a colpi di graffiti, vandalismi e degrado delle strutture. Panchine finite più volte sotto accusa, mai viste con favore da chi vive e lavora in centro, oggetto anche di accesi confronti politici. Come in occasione dell’ultimo consiglio comunale quando Antonella Andreoli (Lega) ha chiesto lumi alla Giunta anche sul «fronte delle spese sostenute e le modifica della pavimentazione di corso Garibaldi per far portare gli arredi». «La pavimentazione ma è marginale, perché non è stata adattata al trasporto delle isole. Il pavimento - aveva replicato Pierpaolo Sediari, assessore al Commercio - faceva parte, come tutto il progetto, di un complesso lavoro a cui hanno partecipato i nostri architetti insieme agli uffici Patrimonio e Lavori pubblici, affinché si avessero determinate funzioni tra cui disposizioni tecniche per dare la corrente elettrica alle fiere, isole e per altre situazioni» aveva sottolineato Sediari. 

I costi

Per poi sottolineare: «I requisiti delle due isole non sono stati appieno ben definiti, ma è stato anche un processo di condivisione con gli stessi commercianti, la Soprintendenza che ha approvato il progetto e accogliendo alcune osservazioni dagli operatori». Sul fronte dei costi il vicesidnaco Sediari aveva ricordato che c’era stato «un bando per la ricerca di una sponsorizzazione che sostenesse le spese, alla fine l’allora Banca Popolare sponsorizzò per circa 250 mila euro. Per il primo stralcio che comprendeva le isole a fronte di un valore previsto di 228mila euro ne sono stati spesi 205mila euro. Per il secondo stralcio, che riguardava arredi, fioriere e panchine c’è stata una spesa di 122.681 euro». Isole però ora naufragate e destinate a un nuovo destino da decidere.

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