ANCONA - La caccia ai writers che imbrattano i muri è aperta anche se non sempre è semplice individuare gli autori degli sgorbi. A monitorare tramite le spycam i beni pubblici ci sono gli agenti della polizia locale di Ancona mentre, per quanto riguarda i palazzi privati, serve la denuncia del proprietario di casa.
«Se veniamo a conoscenza di imbrattamenti o danneggiamenti si fa subito il controllo delle telecamere – spiega la comandante della polizia locale Liliana Rovaldi –, e poi si verifica.
Le pene
Anche se è difficile scovarli le punizioni per chi compie questi gesti ci sono. Il codice penale ha previsto la reclusione da uno a 6 mesi o la multa da 300 a mille euro, con la pena che aumenta se ad essere imbrattati sono beni di interessi storico o artistico. Il decreto legge del 2017 in materia di sicurezza delle città ha introdotto la possibilità di punire in modo più severo chi scrive sui muri con l’obbligo di pulire o rimborsare le spese per la rimozione. Anche il Regolamento comunale, all’articolo 17, stabilisce il divieto di «effettuare scritte o disegni sugli edifici pubblici o privati, sulle loro pertinenze, porte, muri, manufatti o infrastrutture, salvo autorizzazioni». Lungo il viale della Vittoria si incontrano le pattuglie della polizia locale, soprattutto in questo periodo di maggior afflusso per le feste. Con l’aumento dei contagi e l’ingresso della regione in zona gialla, è ancora più importante tutelare la sicurezza dei cittadini. Prosegue Rovaldi: «Siamo sempre presenti con una pattuglia sul posto. Inoltre ci sono degli agenti deputati solo al controllo del Green Pass». Il focus nella settimana di Natale è anche sulla gestione del traffico. «Nel weekend in città c’è stato parecchio movimento ma devo dire che è andato tutto bene».