Sbornie, risse e soccorsi senza fine: ora chi riporta la legalità alla Stazione marittima e all'ex Fiera della pesca?

Sbornie, risse e soccorsi senza fine: ora chi riporta la legalità alla Stazione marittima e all'ex Fiera della pesca?
Sbornie, risse e soccorsi senza fine: ora chi riporta la legalità alla Stazione marittima e all'ex Fiera della pesca?
di Federica Serfilippi
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Sabato 23 Aprile 2022, 08:26

ANCONA - In porto, soprattutto nell’area dell’ex Fiera della Pesca, sembrano esserci due tipologie di soccorsi che scattano a giorni alterni: da una parte quelli rivolti a persone che accusano malori principalmente per l’assunzione di alcol; dall’altra quelli che interessano individui finiti in mezzo a risse e aggressioni. Una situazione che va a “braccetto” con l’accampamento abusivo installato ormai mesi fa sotto il portico del mega complesso ormai quasi dismesso e, talvolta, anche con i bivacchi dell’ex stazione marittima, dove trovano posto sbandati e clochard. Due poli, un denominatore comune: il degrado.

Che sembra non volersene andare.

O meglio: ogni qual volta le aree sono state ripulite da giacigli, resti di cibo e suppellettili, ecco che poi la situazione al limite della civiltà si è puntualmente riproposta. 

Sangue sul volto

L’ultimo fatto di cronaca che interessa il Mandracchio è avvenuto proprio due giorni fa, quando è dovuta intervenire la polizia: c’era un 30enne polacco con il volto insanguinato dopo una lite con una sua connazionale. Entrambi erano completamente ubriachi. All’arrivo della polizia, la donna si è opposta agli agenti, ricoprendoli di insulti e minacce. L’uomo, invece, è stato medicato dal personale della Croce Gialla. Sempre in area portuale, recentemente, è partita la segnalazione per soccorrere un uomo che era ferito alla testa: un cittadino somalo ha raccontato agli agenti di essere stato aggredito poco prima da un connazionale. E ancora: ormai cronici gli interventi degli operatori inviati dal 118 per soccorrere ubriachi con malori annessi. Abbiamo documentato la situazione dell’ex Fiera della Pesca, diventata da tempo un covo (neanche tanto piccolo) di chi cerca un riparo per mangiare e dormire.
Accanto a una specie di capanna, che dovrebbe fungere da dormitorio, si può trovare di tutto: da un divano con coperte annesse, a sedie, tavolini, due carrelli della spesa, pentole, avanzi di cibo e addirittura un barbecue per le grigliate. Su una scrivania c’è anche una piantina per dare un tocco di colore all’accampamento. Ieri, attorno all’ora di pranzo, il covo era privo dei suoi abitanti. A metà settimana, invece, c’erano tre persone intente a consumare una zuppa. Impossibile ignorare la situazione e la presenza dei clochard.

La sede Cnr

A pochi passi dal portico c’è l’ingresso del bar al Mandracchio e della sede del Cnr. E ancora: il parcheggio dei camion in attesa degli imbarchi. Non proprio un bel biglietto da visita per Ancona. Oltrepassata Porta Pia c’è l’ex stazione marittima. Anche qui, ogni tanto e in maniera abbastanza circolare, vengono segnalati accampamenti abusivi. Ieri c’erano almeno quattro persone a ripararsi dalla pioggia battente, con al seguito coperte e stracci. Dove non arrivano i senza fissa dimora, ecco le barche che approdano in maniera abusiva (secondo la Capitaneria di Porto) alla banchina monumentale della Mole, sottoposta due settimane fa a sequestro per far sgomberare i natanti che non avevano diritto all’ancoraggio in quel punto e raccattare rifiuti e opere abusive. La speranza è che il porto, nella sua parte più commerciale, possa tornare a risplendere. In questo contesto si inserisce il progetto che dovrà portare al nuovo mercato ittico. L’investimento complessivo è di 3,5 milioni di euro e porterà anche alla realizzazione di un’attività di ristorazione. L’intervento interesserà una superficie di 4.200 metri quadrati su un totale di 4.717 metri quadrati a cui si aggiungono i considerevoli volumi dall’articolata forma “ad onda” dell’edificio principale e storico.

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