La balaustra perde pezzi: ferri arrugginiti e parti di cemento pericolanti. Un pericolo anche sulla ciclabile

La balaustra perde pezzi: ferri arrugginiti e parti di cemento pericolanti. Un pericolo anche sulla ciclabile
di Federica Serfilippi
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Lunedì 14 Settembre 2020, 06:50
ANCONA Passeggiata tra bellezza e degrado, dove lo spettacolo dei gioielli architettonici della città si mischia al senso di precarietà. È quella che si apre tra via XXIX Settembre e lungomare Vanvitelli, due tra le strade più panoramiche del capoluogo, con vista sul Guasco e il porto, e battute maggiormente dai turisti.



 

Il fascino del mare e la potenza evocativa del Duomo in lontananza rischiano di essere rovinate dalle condizioni in cui da anni marciscono le balaustre che separano la strada dall’area portuale. Ferri a vista, pezzi di cemento pericolanti e travi di legno installate per mantenere in equilibro quel che rimane di una cinta che, forse, andrebbe sistemata quanto prima per evitare ulteriori deterioramenti. 

Il pericolo 
Anche perché, particolare non irrilevante, un tratto del marciapiede di via XXIX settembre è stato dedicato alla pista ciclabile. Bici e monopattini devono passare nelle parte più vicina alle balaustre. Il rischio di potersi far male durante una possibile sbandata non è così improbabile. I tratti di balconata pericolante iniziano fin da Porta Pia e si trovano a intervalli regolari fino a pochi metri dalla statua di Traiano. Chi passa accanto al parapetto, non può far altro che notare pezzi di cemento squarciati e una serie di transenne di legno messe a protezione proprio della balaustra, laddove il cornicione è danneggiato o addirittura assente. I basamenti si possono trovare “scorticati” con pezzi di ferro a vista. Di parti ammalorate, insomma, ce ne sono a bizzeffe. In un punto, esattamente all’altezza del mega cartello che dà le indicazioni ai passeggeri in transito al porto e del check point della Guardia di Finanza, c’è un basamento da cui spunta un pezzo di ferro arrugginito, proteso verso il marciapiede. Una sorta di lungo chiodo a cui bisogna prestare particolare attenzione. 



Le protezioni in legno sono state collocate provvisoriamente, in attesa dei lavori di restyling. Situazione migliore alla fine di Lungomare Vanvitelli, poco prima dell’ingresso pedonale del porto antico. Migliore perché i tratti ammalorati sono decisamente in numero minore rispetto a quelli che troviamo vicino a Porta Pia. A protezione della balconata è stata appoggiata una rete metallica con un telone verde. Le crepe sulla cinta muraria sono, però, visibili. Una parte che invece è stata sistemata è via Papa Giovanni XXIII, la strada fatta di tornanti che porta verso il Duomo di San Ciriaco. Erano state segnalate situazioni di degrado, con vari pezzi di muro in curva pericolanti. Uno, all’altezza di piazza del Senato, aveva proprio ceduto. Il Comune ha spazzato via l’incuria lo scorso anno con una spesa di poco superiore ai 21mila euro. Ora, c’è un altro pezzo di Ancona storica che è in attesa di un intervento manutentivo che possa essere risolutivo.

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