«Non sei capace di cucinare». Ma anche botte, lettere piene di insulti sessisti e minacce alla moglie: allontanato da casa

La Squadra Mobile, guidata da Carlo Pinto, si è occupata del caso
La Squadra Mobile, guidata da Carlo Pinto, si è occupata del caso
di Federica Serfilippi
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Sabato 5 Giugno 2021, 06:15

ANCONA  - La relazione arriva al capolinea: lei chiede la separazione, lui inizia un forsennato pressing per renderle la vita impossibile. Decidono di tornare a vivere insieme dopo alcuni anni, ma tra le mura domestiche esplode la violenza da parte del marito: insulti, soprusi e maltrattamenti contro la donna. Sono i contorni del quadro accusatorio che ha portato il gip a emettere nei confronti di un 60enne anconetano la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex moglie, di qualche anno più giovane. 


L’uomo è indagato a piede libero per il reato di maltrattamenti. Dopo aver visto le sofferenze patite dalla mamma, sono stati i figli della coppia a rivolgersi agli investigatori della Squadra Mobile per cercare di far tornare in equilibrio la situazione familiare. Sono bastati pochi accertamenti agli agenti diretti dal vice questore Carlo Pinto per imbastire un’informativa tale da far emettere nel giro di breve un provvedimento per mettere in sicurezza la vittima, residente in un appartamento della prima periferia della città.

La donna aveva deciso di intraprendere un percorso di separazione almeno 15 anni fa.

Tale scelta non sarebbe stata accettata dal 60enne, tanto che lui – secondo l’accusa – avrebbe iniziato a tampinarla, spedendole lettere con offese e insulti sessisti, rompendo il vetro dell’abitazione con un sasso e sputandole addosso quando la incrociava per strada. Nel 2010 ci sarebbe stato un riavvicinamento tra le parti. Ma, stando a quanto raccontato dalla vittima, la vita coniugale si sarebbe trasformata in un inferno, esploso negli ultimi mesi. Per la procura, la donna a volte sarebbe stata picchiata e colpita alla schiena con un manico di scopa. Inoltre, lui le avrebbe rimproverato di non cucinare piatti di sua gradimento, scaraventando con spregio i pasti sul letto.

Nel quadro probatorio raccolto dagli investigatori trova posto anche la rottura dei cavi della linea telefonica. I soprusi, stando alla pubblica accusa, non sarebbero neanche stati risparmiati ai figli della coppia. Sono stati loro, stanchi della situazione creatasi a casa, a rivolgersi agli uffici della questura. La mamma si era appena rivolta all’associazione Donne e Giustizia, ma non aveva ancora sporto denuncia. Il 60enne è stato allontanato dalla casa familiare e non potrà più avvicinarcisi. 

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