ANCONA - «Ho sentito prima uno scricchiolio, poi ho visto la palma ondeggiare. Non ci ho pensato un secondo: ho preso mia figlia e l’ho lanciata sull’asfalto. Era l’unico modo per metterla al sicuro». Perché poi quella mega pianta si è schiantata al suolo, travolgendo la ringhiera di un palazzo. Quando racconta le istantanee del dramma sfiorato ieri mattina in via Rodi, è ancora sotto choc il capotreno che con quella spinta ha salvato la vita di sua figlia, 7 anni. Per la piccola solo una escoriazione sulla spalla sinistra, controllata dai medici del Salesi. Ma la paura è stata tanta.
Il racconto
«Ce la siamo vista brutta» racconta il papà nei corridoi dell’ospedaletto. «Avevo la giornata libera e così volevo andare al parco con mia figlia» dice il ferroviere. «Forse, papà, ero meglio se andavo a scuola» le fa notare la piccola, con un gran sorriso e stringendosi al genitore. «E se l’albero fosse caduto addosso a te? Sei un eroe, papà» le parole dolcissime della bimba. «Del resto, quando si hanno dei figli, bisogna pensare per primi a loro.
Lo schianto
Tempo una manciata di secondi e la grossa palma, che ha le radici in un giardino condominiale, si è schiantata sul marciapiede. Ha travolto una ringhiera. «Una parte mi è caduta sul fianco sinistro» ricorda il papà della bimba, che ieri mattina zoppicava per la botta ricevuta. «C’è stato un botto enorme, un residente si è affacciato e ci ha soccorso». La paura è stata enorme. «Sì, lo spavento è stato tanto. Mia figlia tremava come una foglia, non respirava dalla paura». Per precauzione sono volati al Salesi con l’auto. La piccina ha una piccola abrasione dovuta all’impatto con l’asfalto. «Siamo stati fortunati, ma quella palma era marcia, bisognava intervenire» il rammarico del papà eroe.
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