ANCONA - Impianti sportivi con l’acqua alla gola. Le bollette non sono più sostenibili e attendono con ansia la copertura economica promessa dall’amministrazione comunale. «Fate presto, o non ce la faremo più» esclamano i gestori delle strutture. L’inverno è alle porte. Si andrà inevitabilmente a consumare più elettricità e il riscaldamento diventerà una condizione fondamentale, senza cui non sarebbe possibile assicurare il prosieguo delle attività al chiuso.
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Il grido d’allarme
Il countdown è partito. Le società che gestiscono gli impianti sportivi comunali vedono avvicinarsi sempre più velocemente il rischio di una possibile resa. «L’ultima bolletta della luce ha toccato i 9.800 euro, anziché i 2.500 canonici» afferma Igor Pace consigliere della Cogepi, consorzio che gestisce le piscine di Ponterosso e Passetto. E sulla base delle stime fatte sulle previsioni di aumento per i prossimi mesi «ci aspettiamo ad ottobre una bolletta del gas di 26mila euro invece dei 4mila che pagavamo prima» continua Pace. Stessa situazione nelle altre società sportive: «Anche questo mese abbiamo pagato 2.400 euro di luce - afferma Bruno Bilò, dirigente della Pallavolo Collemarino che gestisce il Palabrasili -. Abbiamo fiducia nelle promesse fatte dal sindaco Mancinelli, ma si sbrighino perchè siamo veramente alle battute finali».
Le conseguenze
La Cogepi, intanto, ha dovuto rivedere la modalità di gestione delle piscine. «Accendiamo meno luci e addirittura qualche allenamento viene svolto al buio» spiega Pace. E nell’impianto del Passetto sono cambiati anche gli orari di apertura. «In alcune fasce pomeridiane, solitamente di minore affluenza, abbiamo tolto il nuoto libero - continua il consigliere della Cogepi - e adesso stiamo monitorando anche l’affluenza domenicale. Non è detto che non saremo costretti a fare qualche accorgimento anche in quella giornata».
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