Zona gialla ma Natale ha un altro colore, il nero. Bar e negozi annaspano: «Perso il 70% di incassi»

Zona gialla ma Natale ha un altro colore, il nero. Bar e negozi annaspano: «Perso il 70% di incassi»
Zona gialla ma Natale ha un altro colore, il nero. Bar e negozi annaspano: «Perso il 70% di incassi»
di Andrea Maccarone
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Sabato 5 Dicembre 2020, 08:15

ANCONA -  Natale nero del commercio. Il ritorno in zona gialla non rincuora. Bar falciati dell’orario serale. Un effetto a cascata che penalizza anche i negozi di vicinato privati di un traino importante. Il centro si svuota alle 18. Dunque viene meno la necessità, per gli esercenti, di restare aperti fino alle 21. Una manovra inefficace che alimenta voci di malumore tra gli operatori. Unica nota positiva: il ripetersi della gratuità dei parcheggi blu, un incentivo allo shopping ben accolto dai negozianti. 

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Un Natale scandito dai colori della preoccupazione. Da arancione a giallo cambia poco per il settore della ristorazione e bar. L’allarme è sempre rosso. Affari ancora col segno meno davanti. «Viaggiamo con una flessione del 70% - dice Michele Zannini del Caffè Giuliani – difficile parlare di ripresa in queste condizioni». Il rientro dietro il bancone non rassicura gli esercenti. La speranza era quella di poter lavorare fino alle 22, almeno nei giorni delle festività natalizie. Niente da fare. Perentoria la chiusura alle 18. «Veniamo privati dell’orario più proficuo per noi, quello dell’aperitivo – continua Zannini – non possiamo andare avanti solo con i caffè nella fascia diurna. Con gli uffici in smartworking non si vede nessuno durante la settimana». Per molte attività questo è il periodo della preparazione dei cesti natalizi. Ma non c’è richiesta, e allora sfuma un’altra opportunità. «Abbiamo dovuto cancellare gli ordini ai fornitori – lamenta Flavio Zoppi titolare del bar Alla Tazza D’Oro – un grave ammanco. Le nostre attività non lavorano con l’asporto. Per la prima volta nella nostra storia resteremo chiusi i giorni di Natale e Santo Stefano. Mai successo in settant’anni di attività». Il ritorno in zona gialla sembrava poter dare più respiro all’economia. Ma i diretti interessati non sembrano essere così fiduciosi. Gli interrogativi maggiori sono tutti sul piano per la ripartenza. «Non se ne parla – afferma Zoppi – ed è questo a preoccuparci di più. La confusione regna sovrana. Vogliamo prospettive concrete per uscire da questa situazione di stallo totale. Non possiamo continuare a vivere alla giornata». 

Aperture diluite in un orario più ampio. È questa una delle novità introdotte dal nuovo Dpcm per favorire il commercio ed evitare gli assembramenti. Ma quella che voleva essere una concessione in più, per i negozianti è misura del tutto inefficace.

«Per chi stiamo aperti fino alle 21 se in centro non c’è più nessuno alle 18? - chiede Gianmarco Trubbiani, titolare di Gaudì – da settimane ho addirittura anticipato l’orario di chiusura». «Serve soltanto a prolungare il nostro stato di stress – prosegue Martina Mazzarini di Mom & Pop – un sacrificio che comincia a pesare non poco».

Ma in uno scenario che sembra lasciare poche speranze ad un ritrovato ottimismo, un punto a favore va all’iniziativa dei parcheggi blu gratis. Esperimento riuscito durante il Black Friday e che sarà ripetuto per incentivare lo shopping natalizio. 


«Molto bene – continua Trubbiani – ha dato i suoi frutti. C’è stato un buon movimento e ha sicuramente favorito una turnazione veloce nel centro città». «Assolutamente una misura utile – dice Mazzarini – penso che sia un bel regalo non solo per i cittadini, ma anche per noi commercianti».

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