Costituzione e Bella Ciao: la riscossa delle sardine in piazza

Costituzione e Bella Ciao: la riscossa delle sardine in piazza
Costituzione e Bella Ciao: la riscossa delle sardine in piazza
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Venerdì 6 Dicembre 2019, 05:10

ANCONA - Chi si aspettava una piazza di soli giovani è rimasto stupito. L’invasione pacifica delle sardine è arrivata ad Ancona, riempiendo il salotto del centro storico con persone di tutte le età. Oltre duemila presenze ieri sera in piazza del Papa per la tappa marchigiana del flash mob. Colorate, festose. Spontanee e un po’ naif. Le sardine di Ancona sono arrivate da tutta la regione per ribadire a gran voce i valori dell’antifascismo e della democrazia. Il motore dell’iniziativa nel capoluogo è il gruppo civitanovese, presente in forze, guidato dal portavoce Giorgio Mattiuzzo. A rappresentare l’identità bolognese, quella che ha dato il via a tutto, Lorenzo Donnoli, 28enne di Ferrara. Tra la moltitudine anche qualche politico locale: il consigliere regionale di Art. 1 Gianluca Busilacchi, il capogruppo Pd in Comune Michele Fanesi e il consigliere comunale Aic Francesco Rubini. 

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La piazza come strumento di aggregazione e confronto. L’agorà, come un tempo così lontano e riaffiorato oggi con una viralità figlia di questo millennio. Per le sardine è il mare aperto. I tanti mari da salpare e contaminare di energia vibrante. Un “gigantesco gruppo di pressione” lo definiscono loro. «Vogliamo riportare l’attenzione su ciò che dovrebbe essere centrale nella politica – dice Giorgio Mattiuzzo –: competenza, responsabilità, onestà». Già, l’onestà. Quella parolina magica che inevitabilmente riporta alla memoria quell’altro movimento dal basso. «Ma noi non siamo i 5Stelle – ribatte Fernanda Ripani Recchi, avvocato di 50 anni, tra le prime ad abbracciare le sardine nelle Marche – loro sono diventati un partito. Noi chiediamo alle istituzioni di non farci vergognare di essere italiani». Ma prima o poi anche le sardine dovranno capire cosa fare da grandi. «Vedremo cosa diranno da Bologna – risponde Cristiana Cecchetti, agente immobiliare di 60 anni, arrivata ad Ancona con il gruppo di Civitanova – ci saranno gli stati generali del movimento, e lì decideremo cosa succederà».

Si può fare “pressione” senza urlare alle folle? Senza gettare benzina sulle paure ataviche delle masse? Pare di sì. A loro basta il passaparola su Facebook per inondare di musica e colori le piazze. «Basta con la democrazia dei poteri forti, dei ricchi – incalza Donnoli – è ora di ripartire dalla serietà, dalla verità. La politica non deve essere controllata da chi detiene il potere economico». E in piazza del Papa, tra un pezzo di Lucio Dalla, ovviamente “Com’è profondo il mare”, e un brano dei Modena City Ramblers, c’è stato spazio anche per la lettura di alcuni stralci della Costituzione. Ma è stato sulle note di Bella Ciao che la platea si è unita in un unico coro.

Tanti i giovani arrivati da ogni parte delle Marche. Molti sono studenti fuori sede. Come Tommaso Pettinelli, 20 anni di Matelica: «Il linguaggio di questa politica non mi rappresenta. È ora di riportare una certa umanità anche in parlamento». «Non c’è più spazio per la politica dell’odio di Salvini – replica Sara Campanella, 20 anni, anconetana e studentessa di Ingegneria – è per questo che mi sono avvicinata a questa realtà. Ma non siamo qui a portare l’acqua al mulino dei partiti di sinistra».

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