Ladri scatenati nei negozi di Ancona, commercianti diventano vigilantes. Il farmacista Zecchini: «Ne ho preso uno»

Ladri scatenati nei negozi di Ancona, commercianti diventano vigilantes. Il farmacista Zecchini: «Ne ho preso uno»
Ladri scatenati nei negozi di Ancona, commercianti diventano vigilantes. Il farmacista Zecchini: «Ne ho preso uno»
di Andrea Maccarone
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Giovedì 14 Luglio 2022, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 17:33

ANCONA «In centro opera una banda di taccheggiatori professionisti» afferma il farmacista Lorenzo Zecchini, che nell’ultimo mese ha contato circa una quindicina di profumi sottratti dagli scaffali.  «E non sono babygang - assicura Zecchini -, ma bande di adulti. Ne sono convinto perché nella mia farmacia la clientela non è fatta di ragazzini». Una descrizione perfettamente in linea con quanto accaduto martedì sera alla proprietaria dell’ottica in corso Garibaldi. E proprio come ha provato a fare l’anziana commerciante, Zecchini neanche un mese fa si è lanciato all’inseguimento di un taccheggiatore riuscendo ad acciuffarlo davanti alla fontana delle 13 Cannelle e a consegnarlo ad un carabiniere in borghese che si trovava proprio in quel frangente all’interno della farmacia. 

«Così l'ho bloccato»


«Quando l’ho bloccato gli ho fatto pagare tutto quello che aveva rubato» dichiara Zecchini, che si dice comunque preoccupato per il clima in cui i commercianti si trovano a dover lavorare. «Sto rimettendo l’impianto antitaccheggio - prosegue il farmacista -, ma sono certo che continuando di questo passo arriveremo al punto di dover assumere un servizio d’ordine interno».  Tra gli esercenti del centro città c’è una forte preoccupazione. L’allarme per i frequenti episodi di furto ai danni delle attività sta diffondendo un clima di profonda insicurezza. «Ne parlavo con la responsabile del nostro punto vendita in piazza Roma - racconta l’ottico Michele Manna - ci stiamo accorgendo che il fenomeno è in costante aumento e non ci sentiamo per niente sicuri».

Tra le scorribande delle babygang e i continui agguati di ladri e malintenzionati, gli operatori del centro si sentono esposti a rischi che metterebbero in pericolo non solo la loro incolumità, ma anche quella dei dipendenti e dei clienti stessi.

«Servono più controlli»

«Ho timore soprattutto per il mio personale - dice Toni Tanfani, della boutique Gisa - non si sa mai come possono andare a finire certe situazioni». I commercianti chiedono più controlli da parte delle forze dell’ordine. «Non ci dispiacerebbe vedere più pattuglie a presidio della città» commenta Manna. «Anche perché ormai certi episodi cominciano a verificarsi alla luce del giorno - sottolinea Francesco Ragnetti, titolare della boutique d’abbigliamento in corso Stamira - e tra i miei colleghi c’è chi è piuttosto impaurito». E con l’estate i furti all’interno dei negozi si moltiplicano in maniera esponenziale «perché i malintenzionati si confondono tra i turisti che vanno a fare shopping e riescono ad operare inosservati» precisa Manna. «Bisogna fare di più per tutelare le nostre attività - riprende Tanfani - purtroppo non basta più il presidio da parte del vigile di quartiere. Servono più divise, perché se questi fatti avvengono sempre più di frequente significa che chi agisce in questo modo sa di poterlo fare impunemente».

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