Ancona, vinta la guerra del decoro: subito via da corso Garibaldi le isole della vergogna

Ancona, vinta la guerra del decoro: subito via da corso Garibaldi le isole della vergogna
Ancona, vinta la guerra del decoro: subito via da corso Garibaldi le isole della vergogna
di Andrea Maccarone
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Venerdì 5 Agosto 2022, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 15:28

ANCONA - Via subito le isole della vergogna. La giunta comunale ha deciso: la rimozione il prima possibile. Tempi tecnici permettendo. Ovvero c’è da individuare la ditta che si adopererà per i lavori. Ma l’attesa non sarà lunga.

«La linea di indirizzo c’è - assicura l’assessore Ida Simonella - quindi è certo che le smonteremo». I commercianti di corso Garibaldi finalmente possono tirare un sospiro di sollievo. Ricettacolo di sporcizia e giaciglio per clochard e sbandati. 

Lo smantellamento

Le isole tecnologiche se ne andranno a sei anni dalla loro installazione. Una scelta che arriva dopo le tante segnalazioni di degrado urbano da parte dei cittadini e dopo un’evidenza raccontata più volte dalle pagine del Corriere Adriatico, una battaglia per il decoro nel cuore della città che ha dato i suoi frutti. «Abbiamo preso atto che non svolgono più la funzione per cui erano state installate - ammette l’assessore Simonella -, ma non è escluso che possano essere riutilizzate da qualche altra parte. Ovviamente non in centro». Dunque le costruzioni in acciaio corten, customizzate con videopannelli tecnologici, hanno fatto il loro tempo. Seppure molto breve, perché dal punto di vista funzionale hanno subito dato problemi. E invece di ospitare passanti e turisti sono finite per essere utilizzate come orinatoi per cani. Viene da sé che con la rimozione l’amministrazione comunale dovrà ripensare un allestimento per il nuovo decoro urbano. «Ci confronteremo con i commercianti e le categorie prima di prendere decisioni», spiega l’assessore con delega al porto.
E qualche suggerimento arriva già da parte degli operatori: «Basta guardare come fanno le altre città per attirare i turisti - afferma Sandra Sisti, titolare dell’ottica lungo il corso -.

Penso a Rimini o Riccione, ad esempio». «Bisogna studiare qualcosa di veramente accattivante - incalza Michele Zannini, titolare del Caffè Giuliani - ci vuole qualcosa che sia finalmente consono al decoro della città, e che non diventi covo di bivacchi e immondizia». Quello che i commercianti chiedono a gran voce è un’immagine nuova del corso principale. «Che sia visibile dall’inizio alla fine - auspica Ashraf Azzazy, titolare del negozio di abbigliamento +39 Store - e che abbia un’immagine più omogenea senza quelle costruzioni messe in mezzo». Un incubo per gli operatori che ogni giorno alzano la serranda di fronte a quei totem arrugginiti e ammalorati. «Non posso che essere contento della decisione presa dall’amministrazione comunale» sottolinea Azzazy. «Sono inutilizzabili - incalza Sisti - per non parlare delle fioriere dello stesso materiale con annesso cestino per l’immondizia». Il coro dei commercianti: «Non hanno senso - rimarca Zannini - vanno tolte e poi bisognerà pensare a sostituirle con qualcosa di bello». Per un nuovo piano degli arredi per modificare il biglietto da visita del centro si vedrà. Intanto la rimozione: l’amministrazione non si sbilancia, ma l’operazione potrebbe concludersi prima dell’arrivo dell’autunno.

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