Corse clandestine nei sotterranei Ikea:
la Polizia piomba sui bolidi modificati

Corse clandestine nei sotterranei Ikea: la Polizia piomba sui bolidi modificati
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Sabato 1 Dicembre 2018, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 20:35

ANCONA – Corse clandestine tra fuoriserie nel sotterraneo di Ikea: i poliziotti piombano all’evento, ampiamente pubblicizzato sui social network, e identificato quelli che dovrebbero essere i promotori dell’evento clandestino.
La scorsa notte, personale della Polizia di Stato, nelle sue articolazioni della Squadra Mobile, Volanti, Polizia Stradale, Comm.to di Polizia di Osimo, Polizia Scientifica, hanno svolto un imponente servizio presso i parcheggi sotterranei dell’Ikea dove, personale di Vigilanza dell’Istituto Vedetta 2 Mondialpol aveva segnalato che nelle serate precedenti, numerosi giovani si erano radunati per lo svolgere gare clandestine tra autovetture fuoriserie.
 


 
Le riprese del circuito di sorveglianza effettuate nelle serate precedenti confermavano che, dopo le 22, numerosissimi giovani dell’hinterland osimano, si radunavano in quel parcheggio sfoggiando autovetture di lusso con carenature di tipo sportivo. Ieri sera, al fine di dare oggettivo riscontro a quanto denunciato, veniva predisposto un servizio che ha visto coinvolti oltre 50 poliziotti. Dopo aver atteso l’arrivo dei giovani dai monitor della sala operativa dell’Ikea, i poliziotti, collaborati dalle Guardie Giurate della Mondialpol, hanno chiuso tutte le vie di uscita dei parcheggi sotterranei. Sul posto sono stati controllati circa 200 giovani che sfoggiavano i loro potenti bolidi.
 
Autovetture per centinaia di migliaia di euro modificate e allestite con carenature d’eccellenza, ribassate e sportive. Tra i numerosissimi ragazzi e ragazze presenti, i poliziotti della Squadra Mobile sono riusciti ad identificare gli organizzatori dell’evento ampiamente pubblicizzato su facebook e istagram. Oltre agli accertamenti sugli autoveicoli eseguiti dalle pattuglie della Polizia Stradale, la Squadra Mobile ha segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona i nominativi dei 6 giovani ritenuti i promotori dell’iniziativa.

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