Prima udienza del processo ai colletti bianchi per le autorizzazioni alla Lanterna Azzurra. Discoteca-trappola, nove a giudizio e 1.300 testimoni

Prima udienza del processo ai colletti bianchi per le autorizzazioni alla Lanterna Azzurra. Dscoteca-trappola, nove a giudizio e 1.300 testimoni
Prima udienza del processo ai colletti bianchi per le autorizzazioni alla Lanterna Azzurra. Dscoteca-trappola, nove a giudizio e 1.300 testimoni
di Federica Serfilippi
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Sabato 4 Giugno 2022, 08:30

CORINALDO  - L’ultimo filone da affrontare sulle responsabilità amministrative per cercare la verità sulla strage della Lanterna Azzurra. Si è aperto ieri mattina nell’aula presieduta dal giudice Francesca Pizii il processo a carico dei nove imputati che hanno scelto il rito ordinario. Alla sbarra ci sono i sei componenti della Commissione di Vigilanza che nell’ottobre 2017 aveva rilasciato alla Lanterna la licenza di pubblico spettacolo, pur non avendone – stando all’impianto accusatorio – i requisiti tecnici e di sicurezza. 


La commissione era formata dal sindaco di Corinaldo Matteo Principi, Rodolfo Milani, rappresentante dei vigili del fuoco, Francesco Gallo, dell’Asur Area Vasta 2 Senigallia, Massimiliano Bruni, perito esperto in elettronica, Stefano Martelli, responsabile del Servizio di polizia locale, e Massimo Manna, responsabile dello Suap.

A processo anche Quinto Cecchini, uno dei soci della Magic srl (società che gestiva il locale), Francesco Tarsi, ingegnere ingaggiato dalla società stessa, Maurizio Magnani, tecnico della famiglia Micci, proprietaria dell’immobile. I reati contestati a vario titolo: l’omicidio colposo plurimo (6 le vittime, di cui 5 adolescenti e una mamma di 39 anni), lesioni personali (circa 200 i feriti), il falso e il disastro colposo.


L’udienza si è incentrata completamente su questioni preliminari ed eccezioni. A proporre la costituzione di parte civile è stata la Magic srl, società che però affronta il procedimento come imputata per le responsabilità amministrative contestate dalla procura. Già presentate prima dell’udienza le liste testimoniali: in totale sono state chiamate a deporre circa 1.300 persone, la maggior parte delle quali citate dalla Commissione. Sarà il giudice a scremare le liste e decidere chi sentire in aula. Avanzata da alcune difese la proposta di ascoltare tutti gli utenti presenti in discoteca la notte dell’8 dicembre 2018. Molto probabilmente verranno acquisiti i verbali delle sommarie informazioni ricavate dai carabinieri subito dopo la tragedia. 


Sulle questioni preliminari e la costituzione della Magic, il giudice deciderà nel corso della prossima udienza, fissata per il 12 luglio. Presenti alcuni familiari delle vittime, tra cui Fazio Fabini, padre della 14enne Emma, morta nella calca: «Non vorrei che in questo lungo percorso si perdesse di vista l’origine di tutto questo. Mi viene la pelle d’oca a pensare che qualcuno lo possa definire un incidente, era invece una tragedia annunciata. Bastava una firma: se qualcuno non l’avesse messa, mia figlia sarebbe ancora viva». 

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