Parcheggi, è un duello al vetriolo. Ecco le idee e i piani di Simonella e Silvetti

Parcheggi, è un duello al vetriolo. Ecco le idee e i piani di Simonella e Silvetti
Parcheggi, è un duello al vetriolo. Ecco le idee e i piani di Simonella e Silvetti
di Andrea Maccarone
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Sabato 6 Maggio 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 17:03

ANCONA -  In piena campagna elettorale il tema si fa incandescente. Ma al netto della cavalcata dei candidati sindaci il problema dei parcheggi resta tra i più sentiti in città. Ida Simonella (centrosinistra) e Daniele Silvetti (centrodestra) hanno idee completamente opposte sull’approccio da adottare dal futuro governo. Intanto sul destino dell’ex Savoia.

 «La mia idea è quella di creare un parcheggio pertinenziale sotterraneo da 150-200 posti per la sosta veloce» afferma Silvetti, che annuncia anche il bilanciamento al rischio emissioni inquinanti: «Un bosco urbano in superficie».

Simonella frena: «Nel corso di questi anni possiamo capire se il Savoia abbia senso come park scambiatore o no». Nel frattempo suggerisce: «Zone 15 minuti (nel senso di aree centrali raggiungibili in 15 minuti, ndr) entro le quali le persone scelgono di muoversi con modalità dolce: bici o a piedi».


Le alternative 


Intanto l’amministrazione comunale ha avviato il percorso per la realizzazione del park San Martino: «Utile per le attività commerciali e per i residenti» specifica la candidata del centrosinistra. Punto d’incontro con Silvetti che lo definisce «sicuramente di ausilio». Salvo, poi, dare la stoccata: «La cui esecuzione è stata anni fa sbandierata per non vedere mai la luce» affonda il candidato di centrodestra. Sull’utilizzo dei parcheggi scambiatori i due sfidanti ne condividono la necessità, ma le strade si separano sulla vision. «Dovranno essere rivisti e rivalutati ma sempre aprendo un ragionamento complessivo su tutto il sistema viabilistico che allo stato attuale non funziona» afferma Silvetti. Il ruolo dei park scambiatori «Verrocchio in primis» puntualizza Simonella, andrebbe visto in tandem con «l’anello filoviario e il sistema bus elettrico come previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile» specifica la candidata. Fino ad arrivare al tema dei temi: la metropolitana di superficie e l’annesso utilizzo della ex Stazione Marittima. Infrastruttura dismessa e in stand by da anni. 


Le prospettive 


«Una follia chiuderla e una follia mandare all’aria un investimento fatto moltissimi anni fa e che aveva tutti i presupposti per funzionare - tuona Silvetti -. Sarà nostra priorità ripristinarla nell’ottica di una metropolitana di superficie che colleghi Falconara, il centro storico di Ancona e a sud la Riviera del Conero». «Il progetto Rfi che prevede chiusure automatizzate per 3 o 4 ore al giorno spezza la città in due e mette barriere fonoassorbenti attorno alla mole. A questa ipotesi non si può essere favorevoli» ribatte Simonella, che incalza: «Ma è competenza della Regione fare una scelta su questo. Se veramente avessero voluto l’avrebbero riaperta tre anni fa. Ma la propaganda serve oggi a quanto pare».

Dunque per la candidata del centrosinistra la soluzione ideale sarebbe: «Adottare uno shuttle bus dedicato e flessibile con le stesse funzioni». Su autobus e filobus Silvetti va giù duro: «Non viaggiano a pieno carico e fasce orarie che sono totalmente scoperte. La politica del trasporto urbano è risultata del tutto fallimentare». E ancora: «Filobus di collegamento veloce da una parte all’altra di zone in prossimità del centro con due linee del tutto gratuite per i residenti». Già, i residenti. Quelli che in alcune parti della città fanno fatica anche a trovare un posto auto nelle vicinanze della propria abitazione. Specialmente nei giorni festivi o durante i periodi in cui il centro diventa teatro delle maggiori iniziative. Un problema che negli anni è diventato quasi ingestibile. «Abbiamo urgenza di riservare ai residenti zone esclusive di parcheggio - afferma Simonella -, alcuni quartieri centrali scoppiano». 

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