Comune (quasi) chiuso per Covid. L’ordine: tutti in smart working

Comune (quasi) chiuso per Covid. L’ordine: tutti in smart working
Comune (quasi) chiuso per Covid. L’ordine: tutti in smart working
di Andrea Maccarone
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Domenica 1 Novembre 2020, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 10:21

ANCONA  - Aumentano i contagi a Palazzo del Popolo. Positiva anche la presidente del consiglio comunale Susanna Dini. Tamponi a tappeto ai dipendenti di Piazza XXIV Maggio. La situazione è al limite, si teme il cluster a Palazzo del popolo. L’Amministrazione decide: tutti i dipendenti in smart working «ad eccezione di quelli che svolgono funzioni che richiedono la presenza fisica in ufficio» si legge in un documento diramato ieri pomeriggio. 

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Salgono, dunque, a cinque i casi di positività al Covid accertati nei piani alti di palazzo centrale, in piazza XXIV maggio. Dopo la notizia del contagio di un alto dirigente del Comune, arriva come un fulmine a ciel sereno quella della positività della presidente del consiglio comunale Susanna Dini. «Sto bene – fa sapere – niente febbre, solo male alla testa e alle ossa». Ma in Comune cresce la paura di un focolaio. L’amministrazione ha deciso di predisporre uno screening per tutti i dipendenti, onde evitare il propagarsi dell’onda. Il timore è che nei prossimi giorni il numero di contagiati possa continuare ad aumentare. L’ultimo consiglio comunale si è svolto giovedì 29 ottobre in sala giunta del Comune di Ancona. In presenza solo la presidente Susanna Dini e un numero ristretto di assessori. Sindaco e consiglieri tutti in collegamento online. Una misura preventiva assunta proprio per evitare il verificarsi di situazioni a rischio. E, per fortuna, attuata proprio sul filo di lana. 

Intanto da Palazzo Comunale fanno sapere che entrerà subito in vigore un utilizzo massiccio dello smart working per la maggior parte dei dipendenti. Attesa per oggi l’ordinanza del sindaco. «In considerazione dell’aumento del numero di contagi e dei dipendenti in quarantena – si legge nel documento – si ritiene opportuno evitare per quanto possibile la presenza dei dipendenti a Palazzo del Popolo». Vale a dire: a casa tutti coloro che non svolgono funzioni di front office. «L’utilizzo dello smartworking - prosegue il comunicato - verrà dunque incrementato in tutti i settori e riguarderà tutti i dipendenti ad esclusione di quelli che svolgono funzioni che richiedono la presenza fisica in ufficio». Ad ulteriore conferma dell’indagine sanitaria sui dipendenti, il documento conclude: «Si comunica, inoltre, che si prevedono test preventivi per i dipendenti a partire da quanti dovranno restare in presenza, indipendentemente dal contatto avuto con i positivi». Giovedì prossimo si terrà un incontro in videoconferenza con le sigle sindacali di riferimento. «Chiederemo che venga fatta una programmazione sullo smart working – afferma il segretario generale Fp Cisl Luca Talevi – la misura preventiva non può essere utilizzata sono nella fase emergenziale. Ci vuole un piano concordato e condiviso che preveda la messa in sicurezza del lavoro dei dipendenti comunali, anche a tutela del cittadino». 

Sono almeno 50 i dipendenti per ora allontanati dal posto di lavoro per misure cautelative.

Tra questi c’è chi si è messo in isolamento fiduciario e chi, in attesa di effettuare il tampone, sarebbe in quarantena per contatti diretti avvenuti con i contagiati. Difficile dare una stima precisa, però. In quanto dai certificati medici di alcuni non è possibile risalire alla motivazione dell’allontanamento per malattia. Ma è molto probabile che il numero di casi di positività conclamata possa andare a crescere nelle prossime ore.

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