Ecco le nuove regole per i dehors: «Più spaziosi e anti-gelo». Ma resta il vincolo per le Tredici Cannelle

I dehors in corso Mazzini
I dehors in corso Mazzini
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 10:20

ANCONA - I dehors potranno essere più spaziosi, fino a tre volte tanto le superfici interne di bar e ristoranti che li allestiscono, e saranno più confortevoli anche nella stagione fredda, con la possibilità di proteggerli con paratie alte un metro e 80 e riscaldarli con i funghi diffusori anche per i locali del centro storico. E sarà facilitata l’assunzione di nuovi addetti, rendendo facoltativa e non più obbligatoria, per il personale di sala, la frequenza di corsi in materia di accoglienza, comunicazione e vendita. Sono alcune delle principali novità previste nelle semplificazioni al regolamento dei dehors e del commercio nelle aree pubbliche, definite di recente in una delibera della giunta Mancinelli che ora dovrà essere approvata dal Consiglio comunale.

Un primo passaggio nelle commissioni è previsto lunedì prossimo, con replica se necessario giovedì 28, per portare la delibera in Consiglio il 31 gennaio.
Sono previste novità anche per lo svolgimento di attività commerciali con stand nel parcheggio dello stadio del Conero e del PalaRossini, in occasione di partite ed eventi, prevedendo per gli operatori interessati la partecipazione ad un bando annuale al posto della domanda trimestrale. Ma le semplificazioni più attese erano quelle sui dehors, con le categorie del commercio che da tempo chiedevano al Comune regole che facilitassero l’uso degli spazi all’aperto anche al termine delle deroghe previste dallo stato d’emergenza sul Covid, in scadenza il 31 marzo prossimo. Appello accolto dalla giunta Mancinelli per dare «un sostegno tempestivo e concreto» alle attività economiche anconetane, in particolare quelle di somministrazione, che per effetto dell’epidemia «hanno subito forti limitazioni e pesanti ripercussioni economiche». 
La giunta Mancinelli prende atto che, in tempo di pandemia, stanno cambiando le abitudini dei consumatori, che si dimostrano più «inclini a consumare cibi e bevande in ambienti aperti ben oltre il periodo estivo, contribuendo tra l’altro a dare l’immagine di una città più viva e aperta». Quindi, via libera ad alcune modifiche al regolamento che riguardano l’ampiezza dei dehors, la tipologia degli arredi consentiti e il periodo dell’anno in cui potranno essere allestiti. La delibera richiama il parere favorevole rilasciato il 5 novembre scorso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio delle Marche. Il via libera all’installazione dei nuovi elementi di arredo del centro storico (descritti dettagliatamente in un abaco che disciplina materiali, colori e tipologie) è subordinato a due prescrizioni: le pareti traslucide non dovranno essere coperte da manifesti o cartelli e gli arredi dovranno, durante l’arco della giornata, stare nella loro posizione in maniera decorosa, senza accatastarli nelle fasi di non uso. I vigili urbani saranno chiamati a controllare e nel caso in cui lo spazio del dehors durante l’orario di inattività venisse utilizzato impropriamente come deposito degli arredi, scatterà una diffida a regolarizzare la situazione entro 10 giorni.
Il parere della Soprintendenza, richiesto dal Comune anche per agevolare il rilascio delle autorizzazioni al termine del periodo emergenziale, non contiene però le novità attese dai titolari di bar e ristoranti del tratto di corso Mazzini soggetto a vincolo per la necessità di non “oscurare” la visione della fontana del Calamo (o delle Tredici Cannelle): per loro resta la stagionalità dei dehors e non ci sarà la possibilità, a differenza degli altri locali del centro storico, di proteggerli con paratie e riscaldarli con i diffusori di calore tipo funghi 
Il nuovo regolamento non riguarda solo il centro storico e prevede in generale la possibilità di aumentare le superfici autorizzabili. È consentita un’occupazione di spazi limitrofi ai locali entro il limite del 50% in più rispetto alla proiezione dell’esercizio (la trasposizione all’esterno delle pareti perpendicolari alla strada) previo assenso dei titolari degli esercizi limitrofi e dei condomini adiacenti. La superficie massima consentita del dehors non potrà essere superiore a tre volte (prima era due volte) la superficie di somministrazione riportata nella licenza, con un minimo garantito di 24 mq, che scende a 16 mq se l’occupazione interessi una via diversa da quella del locale.
Ma per i locali che si affacciano su piazze, parchi e giardini non si applicano questi limiti (né si devono richiedere permessi ai vicini), tranne per piazza IV Novembre e la zona adiacente al Monumento ai Caduti, compresa la pineta del Passetto.

Per alcune piazze (Roma, del Teatro, del Papa e San Francesco) gli elementi di arredo dei dehors saranno consentiti tutto l’anno. Nelle altre zone del centro storico invece alcuni elementi (le paratie e i funghi) sono ammessi solo tra il terzo lunedì di ottobre e il terzo lunedì di marzo. Una deroga ad hoc, in piazza del Papa, è prevista per la trattoria “La Moretta”, in virtù della storicità e tipicità del locale, inaugurato nel 1897: potrà mantenere il suo spazio riservato e conservare gli attuali arredi: sedie e tavoli in legno, ombrelloni e tappeti.

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