ANCONA - Decine di carcasse di volatili trovate a terra, soprattutto piccioni e tortore. Qualcuno a Collemarino ha dato la colpa alle esche dei topi, altri alla presenza di qualche uccello rapace. Ma non è così. L’improvvisa moria sarebbe dovuta alla cosiddetta Newcastle, altrimenti nota come Pseudopeste aviare, una malattia infettiva che colpisce gli uccelli domestici e selvatici, che prende il nome da Newcastle, la città inglese dove fu identificata per la prima volta nel 1927.
A fare la scoperta è stato l’Istituto zooprofilattico di Ancona, dopo che alcuni volontari di un’associazione ambientalista hanno prelevato dei campioni per portarli ad esaminarli. Le analisi eseguite sulle carcasse recuperate hanno confermato la morte dei volatili per un’infezione scatenata da un virus classificato nel genere Avulavirus, pericoloso soprattutto per gli allevamenti, visto che pollo e tacchino sono le specie più sensibili. L’infezione può verificarsi anche nell’uomo, per contatto diretto con elevate cariche virali, determinando come sintomo più comune la congiuntivite, che si manifesta dopo 24 ore dall’esposizione. L’anomala moria di uccelli, soprattutto tortore, era stata segnalata a fine dicembre a Collemarino, ma anche nella zona del porto.
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