Ancona, clochard si rifugia nell'androne del palazzo: un residente scende infuriato e lo prende a calci

Clochard dormono sotto l'androne di un palazzo in via Montebello (foto d'archivio)
Clochard dormono sotto l'androne di un palazzo in via Montebello (foto d'archivio)
di Claudio Comirato
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Domenica 9 Aprile 2023, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 18:43

ANCONA - Viene cacciato a calci, poi alla fine trova chi gli offre qualcosa da mettere sotto i denti. Vigilia di Pasqua da dimenticare per un somalo di 30 anni circa che non sapendo dove andare a dormire, per trovare un po’ di riparo dalle temperature rigide di queste notti ha allestito un giaciglio di fortuna nell’androne di un condominio in via Montebello. 

Quell’angolo di città è diventato un ricettacolo di disperati, infatti già in passato la zona è stata eletta a hotel a cielo aperto dagli ultimi.

I bivacchi c’erano stati anche la settimana scorsa quando uno degli homeless aveva suonato ai campanelli di un palazzo per avere qualcosa da mangiare. Ma stavolta le cose sono andate in maniera diversa, con un residente che ha raggiunto il somalo che stava dormendo avvolto in una coperta ed ha iniziato a prenderlo a calci sul costato. Il giovane, nonostante il dolore, è riuscito a scappare per raggiungere la zona di corso Mazzini con in mano tutto quel che aveva: la coperta di lana per difendersi dal freddo della notte. Con questa coperta si è avvolto ed ha cercato riparo in altro androne, sperando in cuor suo che quell’ambiente, e chi lo abita, fosse più accogliente. Attorno all’una di notte i proprietari dell’abitazione al rientro a casa si sono trovati il somalo che ostruiva il passaggio. 

Destino benevolo


Il destino questa volta è stato benevolo con l’africano: quelle persone avevano un contatto diretto con Patrizia Guerra, responsabile dei City Angels di Ancona, che si è precipitata sul posto: «All’inizio questo ragazzo era particolarmente aggressivo anche per il fatto che poco prima era stato aggredito in via Montebello- il suo racconto -. Gli abbiamo fatto capire che eravamo lì per dargli un a mano e che non doveva avere paura. Si è seduto e ci ha raccontato la sua storia. Nel frattempo i proprietari dell’appartamento sono saliti in casa e gli hanno portato qualcosa da mangiare. Faremo di tutto per aiutarlo, certo non può rimanere in strada». Il problema dei senza fissa dimora sta diventando una sorta di incubo. Negli ultimi tempi si moltiplicano gli arrivi in città di disperati che nonostante i documenti in regola non hanno un posto dove andare a dormire. La scorsa settimana era stato rimosso il bivacco alla spiaggia del Passetto, ma a distanza di pochi giorni il gruppo di pakistani è tornato ad alloggiare in riva al mare. Eppure il Comune aveva offerto loro alternative dignitose come i posti letto alla pensione Cantiani in via Lotto e in una struttura protetta a Falconara. Altri bivacchi persistono in via Marconi, nei pressi del parcheggio, e nella zona della stazione marittima. 

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