Cittadella, il parco è ostaggio di un cinghiale. Chiuso da un mese, il sindaco Silvetti: «Riapre in settimana»

Cittadella, il parco è ostaggio di un cinghiale. Chiuso da un mese, il sindaco Silvetti: «Riapre in settimana»
Cittadella, il parco è ostaggio di un cinghiale. Chiuso da un mese, il sindaco Silvetti: «Riapre in settimana»
di Andrea Maccarone
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Martedì 6 Giugno 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 18:01

ANCONA -  «Il parco della Cittadella riaprirà in settimana». È questo l’impegno del sindaco Daniele Silvetti nei confronti della popolazione che, da circa un mese, attende di poter tornare a passeggiare o a fare sport all’interno del polmone cittadino. Ad aver costretto la giunta precedente alla chiusura del parco è stato un esemplare di cinghiale che aveva cominciato a scorrazzare dentro l’area verde.


Il rimpallo 


A quel punto l’ex sindaca Mancinelli era corsa ai ripari imponendo lo sbarramento del portone d’accesso per questioni di sicurezza.

Ma da quel momento è iniziato il rimpallo delle responsabilità. La legge prevede che per la gestione della fauna se ne debba occupare la Regione. Altrimenti il Comune può emanare un’ordinanza in sostituzione, ma a monte deve arrivare il benestare della Regione. In mezzo la Provincia che, però, si occupa esclusivamente del controllo, non della gestione.

La cattura, invece, è opera del personale specializzato: in questo caso i trappolatori del Parco del Conero. Infatti nelle aree antropizzate non si può sparare, quindi l’ungulato non potrà essere abbattuto. Ma attraverso le fototrappole e le gabbie verrà catturato e traslocato altrove, in aree rurali già soggette a controllo e gestione. Il Parco della Cittadella, oasi naturale nel cuore della città, è stato interdetto all’utenza lo scorso 12 maggio, dunque quasi un mese di chiusura dove in mezzo c’è stata anche la tornata elettorale che, molto probabilmente, ha influito nei ritardi delle operazioni.


La svolta 


«Abbiamo ricevuto una risposta positiva da parte della Regione, dunque stiamo predisponendo la delibera per la cattura dell’animale - assicura Silvetti - ed entro la settimana contiamo di poter riaprire il Parco della Cittadella». Potere della filiera istituzionale? Può darsi. Fatto sta che Silvetti si è messo in moto per risolvere il problema e ha anche definito una tempistica precisa: entro la settimana. Quindi ora non resta che attendere la riapertura. Nel frattempo, durante le scorse settimane, sono ricominciati gli avvistamenti. L’ungulato è stato addirittura sorprese ad attraversare via Circonvallazione, del tutto indisturbato. Lui entra ed esce dal parco. Gli anconetani restano fuori, quando sarebbe bastato sbloccare la burocrazia molto prima per restituire un’area pubblica alla città. 


La cattura 


Messo in chiaro quali dovranno essere i passaggi primari, c’è poi un dato da tenere in considerazione: «Dobbiamo rispettare le direttive che ci arrivano da un decreto n azionale riguardante la peste suina africana - spiega il comandante della polizia provinciale, Pierfrancesco Gambelli - secondo cui questi ungulati devono essere trattati in forma corretta, nel rispetto delle prescrizioni sanitarie per evitare che durante i trasferimenti degli animali ci siano eventuali contagi tra i capi. Di per sé la cattura non è un problema».

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