Da cinque casi al giorno a 184, lo scatto bruciante del virus che mette paura a tutti

Da cinque casi al giorno a 184, lo scatto bruciante del virus che mette paura a tutti
Da cinque casi al giorno a 184, lo scatto bruciante del virus che mette paura a tutti
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 5 Novembre 2020, 04:40

ANCONA  - Da una media di 5 casi positivi al giorno a un trend quotidiano di 184 nell’ultima settimana, dai 2 contagi in 24 ore del 13 ottobre ai 220 di ieri. Dalla quiete apparente alla tempesta perfetta in appena tre settimane. Se serve un esempio di come un’epidemia posso avere uno scatto bruciante, impennandosi sulla curva della crescita esponenziale, basta leggersi i numeri della provincia di Ancona da metà ottobre a oggi: ai 2.269 casi di contagio diagnosticati dal primo marzo (data del paziente-1 anconetano) al 14 ottobre, se ne sono aggiunti altri 2.414 fino a ieri. Il capoluogo delle Marche e il suo territorio provinciale hanno avuto più casi di Coronavirus nelle ultime tre settimane che nei primi sette mesi e mezzo di emergenza sanitaria. 

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Nel mese di ottobre la provincia di Ancona, con 1.926 nuovi casi di Coronavirus, aveva “fatturato” quasi un terzo (31,2%) dei 6.166 positivi diagnosticati nelle Marche. E il trend è proseguito anche in questo primo scorcio di novembre, con 678 positivi in 4 giorni, il 31,8% dei 2.140 notificati in tutta la regione. E nell’ultima settimana i casi sono 1.293, un record. Certo dipende anche dal numero dei tamponi, che attualmente nell’Area Vasta 2 ha un trend molto più sostenuto rispetto alle altre province, grazie anche all’apertura di nuovi punti prelievo. Nel mese di ottobre nella provincia di Ancona erano stati sottoposti a test molecolare 12.217 residenti, seguita da Macarata con 7.657, Pesaro Urbino con 6.960, Fermo con 6.392. Ascoli con 6.111.

Con un trend di crescita del genere Ancona ha superato ormai da una settimana Pesaro Urbino come provincia più contagiata arrivando ieri a 4.683 positivi dall’inizio dell’epidemia. E alla data di ieri 5.386 anconetani erano in quarantena precauzionale dopo contatti ravvicinati con soggetti positivi.
Com’è potuto accedere? L’impennata ha avuto carburante da più direzioni. Sono esplosi cluster familiari a ripetizione, la ripresa delle lezioni in presenza ha fatto circolare il virus nella filiera scuola-famiglia, con numerose classi in quarantena, si sono accesi focolai nei luoghi di lavoro (l’ultimo ai cantieri navali con un aggiornamento di 53 contagiati) e in comunità per stranieri (ad Arcevia 21 positivi su 118 ospiti): Il virus è circolato negli spogliatoi dei baby calciatori, nelle riunioni in parrocchia e nelle feste di compleanno. E purtroppo negli ultimi giorni anche Rsa e Case di riposo contano ormai contagiati a decine, con le emergenze scattate a Jesi, Santa Maria Nuova e Fabriano.

Nelle principali città della provincia, dove per densità di popolazione il contagio è più frequente, ormai la situazione di positivi e cittadini in quarantena precauzionale dopo contatti a rischio si aggiorna come il punteggio di un flipper. Ieri il Comune di Ancona ha registrato 41 nuovi positivi, quasi un quarto dei tamponi testati, Jesi 22, Senigallia e Chiaravalle 16, Castelfidardo 14. Nel capoluogo dorico alla data di ieri risultavano 1.136 residenti in quarantena, di cui 397 positivi. A Jesi i soggetti con tampone ancora positivo sono circa 300, a cui si aggiungono 430 persone in quarantena per contatti a rischio. Osimo ha 150 casi positivi, 9 in più del giorno prima, e 429 in isolamento precauzionale. Castelfidardo conta 96 positivi e altri 80 in quarantena, Camerano ha 18 persone positive, più 21 in quarantena. In un comune di neanche 10mila abitanti come Filottrano il sindaco Lauretta Giulioni, tra giovedì e sabato della scorsa settimana ha rivolto ai cittadini due appelli alla prudenza, aggiornando la contabilità dei concittadini contagiati, raddoppiati in 48 ore da 30 a 60. «L’età media dei contagiati si è abbassata», ammoniva anche i più giovani il sindaco, invitando a mantenere le distanze e a indossare le mascherine.

Figurarsi i comuni più grandi.

Senigallia deve gestire 125 residenti contagiati, più altri 314 in quarantena, e allargando la visuale agli altri comuni dello stesso distretto sanitario arriva a 665 quarantene e 235 positivi. Falconara ha 235 persone in isolamento domiciliare e di queste 129 sono positive al Coronavirus. L’epidemia si è surriscaldata anche nell’entroterra, di solito più protetto dall’isolamento: Fabriano ieri aveva 520 abitanti in quarantena, di cui 210 positivi, Sassoferrato 17 positivi su 43 in isolamento, Genga 6 su 35, Serra San Quirico 16 su 50 e Cerreto D’Esi 4 su 20. E purtroppo s’è fatta più pesante anche la contabilità delle vittime correlate all’epidemia: il primo ottobre la provincia di Ancona contava 214 morti Covid, ora sono 224. L’ultima un’anziana di 85 anni residente a Cupramontana deceduta ieri all’ospedale di Marche Nord.

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