ANCONA - Lo choc da Covid può costare fino a 4,7 miliardi alle imprese di Ancona e provincia. Con il fatturato in calo fino al 16,6%, un’impresa su tre in potenziale crisi di liquidità e una su cinque a rischio di default. E’ questo, in sintesi, il quadro che emerge da uno studio che Cerved ha prodotto per Anci in cui sono state elaborate previsioni su quali saranno gli impatti che il Covid avrà sui sistemi produttivi delle città medie italiane.
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Le previsioni di Cerved sono state elaborate monitorando gli andamenti di oltre 1.600 settori, tenendo conto delle misure restrittive e dei vari Decreti introdotti nel corso della pandemia, e sulla base di due scenari.
L’analisi Cerved nel dettaglio di Ancona e provincia ipotizza una flessione dell’11,4% nell’adamento del fatturato rispetto al 2019, con una previsione di un incremento del 10,7% invece per quel che riguarda il prossimo anno. Mentre le proiezioni nello scenario hard ipotizzano una flessione del 16,6% del fatturato nelle città medie italiane 2020/2019. La forbice della perdita di fatturato oscilla così tra i 3.512 milioni (-11,4%) del miglior scenario ai 4.701 milioni (-116,6) dell’ipotesi peggiore. Andando nel dettaglio delle imprese in potenziale crisi di liquidità per effetto del Covid la ricerca Cerved per Ancona e provincia ipotizza un 29,8% di aziende a rischio crisi di liquidità sul totale delle imprese. Delle aziende presenti nella nostra provincia il 20,2 è a rischio default secondo lo studio Cerved. «Lo shock economico generato dal Covid-19 produrrà un impatto molto significativo sui sistemi produttivi delle città medie italiane che, per struttura e conformazione della nostra economia, rappresentano una fetta importante del pil nazionale, soprattutto in virtù della forte diffusione territoriale di poli industriali e distretti manifatturieri.
Gli effetti del Covid saranno consistenti in tutte le città medie, con i ricavi prodotti nel 2020 che a seconda degli scenari potrebbero contrarsi dal -11,9% al -16,9% e perdite di fatturato tra i 261 e i 343 miliardi. A fronte di questo rallentamento generalizzato, tuttavia, l’intensità dello shock potrebbe variare a seconda delle diverse specializzazioni dei sistemi locali».