Il Chiosco passa di mano: Morena lascia dopo 50 anni, ecco chi subentra, quali specialità rimarranno e cosa cambierà

Ufficiale, il Chiosco passa di mano: Morena lascia dopo 50 anni, ecco chi subentra, quali specialità rimarranno e cosa cambierà
Ufficiale, il Chiosco passa di mano: Morena lascia dopo 50 anni, ecco chi subentra, quali specialità rimarranno e cosa cambierà
di Andrea Maccarone
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Giovedì 21 Ottobre 2021, 15:31

ANCONA -  Il passaggio del testimone è ufficiale. Il Chiosco di Morena, accanto alle Tredici Cannelle, passa all’imprenditrice Annalisa Baldinelli. Mentre Gabriele Capannelli sarà il consulente esterno per il food&wine. Dunque la tradizione continua, ma ad aprire le ostriche e servire l’immancabile bicchiere di verdicchio non sarà più Morena Baldini, la storica esercente che insieme al marito Amedeo Sabbatini ha guidato l’attività per 50 anni. La nuova gestione potrebbe inaugurare già entro l’11 novembre. 

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Il cambio alla conduzione dello storico esercizio nel cuore di Ancona è stato siglato qualche giorno fa.

Ed ora è tutto nero su bianco. Ma lo switch tra gli imprenditori non metterà in discussione l’offerta gastronomica. E neanche il nome dell’attività. Infatti il Chiosco di Morena continuerà a chiamarsi così, e a proporre i consueti frutti di mare che hanno caratterizzato l’attività per mezzo secolo. «L’idea è mantenere la stessa natura - afferma la neo-titolare Annalisa Baldinelli - un posto dove si possano gustare le tipicità del nostro mare. Sono molto legata al Chiosco, perché mi ricorda quando da ragazza mio padre mi portava a mangiare le ostriche e i tartufi».

L’imprenditrice anconetana è alla sua prima esperienza nel mondo del food, seppure non è nuova al mondo del commercio. «Vengo dal retail dell’abbigliamento - continua Annalisa - e per questo ho deciso di avvalermi di una figura di esperienza di questo settore». Infatti ad affiancarla, seppure in veste di consulente esterno, sarà proprio Gabriele Capannelli, titolare de La Bontà delle Marche, con la sua società Capannelli Consoulting. «Mi darà una mano con i fornitori, soprattutto nel settore dei vini - prosegue l’imprenditrice - è una figura d’esperienza e di cui ho grande fiducia».

Il Chiosco era chiuso da diverso tempo. Più o meno un anno, da quando se n’è andato Amedeo Sabbatini, marito di Morena. Da quel giorno la signora delle ostriche non se l’è più sentita di proseguire. E ha deciso di mettere in vendita l’attività. Un posto storico che non ha dovuto attendere molto per trovare dei nuovi gestori. «Faccio un sincero in bocca al lupo ad Annalisa - dice Morena - da quel chiosco ho visto crescere e cambiare la città. Ho ricevuto molte testimonianze di stima e affetto da parte degli anconetani». 


Il Chiosco aprì ufficialmente verso la fine degli anni ’50 quando Amedeo Sabbatini decise di proseguire sulle orme del nonno Socrate, che già nel decennio precedente si metteva con la sua bancarella davanti alla fontana delle 13 Cannelle a vendere le crocette bollite. «A quell’epoca si usava fare così - racconta Morena - poi mio marito decise di aprire il chiosco». Ostriche, crocette, moscioli, bombi. E l’immancabile bicchiere di verdicchio. L’aperitivo era un passaggio veloce, anche a tutte le ore, per gustare i sapori del mare nostro accompagnati da un sorso di vino bianco. Un’abitudine tutta anconetana che ha conquistato e affascinato turisti e personaggi del mondo dello spettacolo. E che tra neanche un mese ripartirà esattamente da dove si è interrotta. Perché non sarebbe stato più lo stesso il centro storico senza un posto come il Chiosco, che trasuda storia e tradizioni di una città che vive sul mare.

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